Sono passato attraverso queste problematiche come soggetto utente; permetto che non sono un professionista addetto ai lavori e posso dire cose inesatte: riporto quanto ho "esperimentato".
La casa è in corso di costruzione, quindi è soggetta ad almeno due documenti:
- Determinazione dei requisiti acustici passivi (in fase di progetto)
- Verifica dell'isolamento acustico (a fine lavori, per avere l'abitabilità)
Sul primo documento devono essere dichiarate le soluzioni di progetto atte a garantire gli isolamenti acustici previsti fra u.i. adiacenti: procurandotelo dal progettista o presso il comune, avrai l'indicazione di cosa il progettista aveva previsto.
Sulla mia esperienza, posso aggiungere che per soddisfare i suddetti criteri nella divisione di una u.i. in due, è stato richiesto che le pareti divisorie fossero provviste di uno strato di isolamento di polistirene (nel mio caso di circa 8-10 cm), ed i nuovi pavimenti fossero realizzati con un tappetino fonoassorbente ( e si trattava solo di ristrutturazione di locali esistenti).
In merito all'isolamento termico, credo che normativamente abbia ragione calefab
quando dice che non è obbligatorio l'isolamento tra locali riscaldati.
Sul piano pratico io comincio a coltivare una idea diversa: non so dove si trovi l'edificio, ma se capitasse che il locale adiacente viene utilizzato (e riscaldato saltuariamente) sarebbe molto meglio che il tuo immobile fosse comunque dotato di un buon isolamento verso tutte le pareti confinanti. E' però una tua libera scelta: forse economicamente si ripaga in fretta se le cose vengono fatte in fase di costruzione iniziale. Devo aggiungere che c'è comunque una forte correlazione tra isolamento acustico e quello termico: gli effetti vanno quasi sempre di pari passo.
La casa è in corso di costruzione, quindi è soggetta ad almeno due documenti:
- Determinazione dei requisiti acustici passivi (in fase di progetto)
- Verifica dell'isolamento acustico (a fine lavori, per avere l'abitabilità)
Sul primo documento devono essere dichiarate le soluzioni di progetto atte a garantire gli isolamenti acustici previsti fra u.i. adiacenti: procurandotelo dal progettista o presso il comune, avrai l'indicazione di cosa il progettista aveva previsto.
Sulla mia esperienza, posso aggiungere che per soddisfare i suddetti criteri nella divisione di una u.i. in due, è stato richiesto che le pareti divisorie fossero provviste di uno strato di isolamento di polistirene (nel mio caso di circa 8-10 cm), ed i nuovi pavimenti fossero realizzati con un tappetino fonoassorbente ( e si trattava solo di ristrutturazione di locali esistenti).
In merito all'isolamento termico, credo che normativamente abbia ragione calefab
quando dice che non è obbligatorio l'isolamento tra locali riscaldati.
Sul piano pratico io comincio a coltivare una idea diversa: non so dove si trovi l'edificio, ma se capitasse che il locale adiacente viene utilizzato (e riscaldato saltuariamente) sarebbe molto meglio che il tuo immobile fosse comunque dotato di un buon isolamento verso tutte le pareti confinanti. E' però una tua libera scelta: forse economicamente si ripaga in fretta se le cose vengono fatte in fase di costruzione iniziale. Devo aggiungere che c'è comunque una forte correlazione tra isolamento acustico e quello termico: gli effetti vanno quasi sempre di pari passo.