La proposta standard è “io prometto di comprare questa casa a euro, entro una data y: il venditore si impegna a vendere” (detto in parole povere).
Se per colpa dell’acquirente non si rogita, perché non ha il mutuo, o lo ha troppo tardi, l’acquirente perde la caparra ,ma deve comunque pagare l’agenzia.
Si fa così, di solito, se si ha la certezza di avere il mutuo, e di poter rispettare le scadenze previste.
Se non si hanno certezze, si può inserire dal principio una condizione sospensiva nel contratto, che condiziona l’efficacia del contratto stesso all’ottenimento del mutuo: in questo modo, se non si avrà il mutuo, il contratto resta senza efficacia , e nessuno perde soldi.
Se non hai la condizione sospensiva, e non riesci a comprare entro il 15 dicembre, sarai inadempiente e il venditore potrebbe tenere la caparra, e dovrete pagare comunque le provvigioni.
Purtroppo le rassicurazioni dell’agenzia servono a poco, perché non è l’agente che decide come si comporterà il venditore: quindi il mio suggerimento è quello di chiedere un incontro con il venditore, e fare una modifica al contratto preliminare, spostando di comune accordo, per iscritto,la data del rogito.
Sperando che sia davvero disponibile.