CalaTarida

Nuovo Iscritto
Ciao Sandro :)

guarda, ho fatto alcune ricerche e mi sembra di aver capito che la legge regionale lombarda, all' articolo 11, prevede un organismo di accreditamento regionale (se non sbaglio, da noi si tratta del Cestec s.p.a) con un compito di controllo

per quanto riguarda le sanzioni, si parla appunto di multe dai 5mila ai 20mila euro, a seconda dell'immobile

ciao ;)
 

roberto.spalti

Membro Senior
Agente Immobiliare
Sandro 7942 ha scritto:
No il rogito è valido purché le parti acconsentano (soprattutto l'acquirente) a dotare l'immobile dopo la stipula.

'Tensiun Roberto, il rogito è SEMPRE e COMUNQUE valido.... Pure se dopo 10 anni l'immobile risultasse ancora sprovvisto di certificazione (o qualificazione a seconda delle regioni).
Si può solo incorrere in sanzioni pecuniarie nel caso in cui il venditore (o l'acquirente se se n'è fatto carico) non producano questo documento.... Ma non è specificato entro quando lo devono produrre nè tantomeno CHI debba accertare il fatto :occhi_al_cielo:... Ma in questo Paese si riuscirà mai a completare una legge???? :disappunto:

Infatti ho detto dopo la stipula........................ sui generis ;)
 

caviapp

Membro Attivo
Agente Immobiliare
ringrazio Calatarida e gli altri.
Il mio dubbio sugli immobili nei centri storici derivava dal fatto che mi sembrava di avere letto da qualche parte che la certificazione non era obbligatoria negli edifici soggetti a vincoli, anche paesagistici.

Cmq. qualcuno ha a disposizione le ultime linee guida?
 

CalaTarida

Nuovo Iscritto
Ciao caviapp,
il discorso dei vincoli storici e paesaggistici vale per il piano casa, nel senso che gli immobili soggetti a questi vincoli non possono essere interessati dall’ampliamento del 20% e dalla demolizione con successiva ricostruzione maggiorata del 30% del volume originario

per quanto invece riguarda le linee guida nazionali sulla certificazione energetica, le trovi pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale


;)
 

gigizzo

Nuovo Iscritto
La certificazione è necessaria per tutti gli edifici anche quelli nei centri storici. Ma il problema è un altro. Il problema non è produrre il certificato (se pagare o non pagare i 500 euro di parcella) ma produrre un qualcosa che informi l'acquirente che la casa che gli sto vendendo gli farà spendere un patrimonio di riscaldamento. E allora perché invece di dotare l'abitazione di costose rifiniture non si adottano quelle misure necessarie a rendere la casa calda ed accogliente. Stiamo andando verso una crisi spaventosa dove l'acquirente che decide di investire il suo denaro, prediligerà la casa in classe A, B o C rispetto a quella energivora. L'agente immobiliare (acculturato) invece di esaltare le doti estetiche dell'abitazione dovrebbe informare il cliente su cosa sta acquistando, proponendo le abitazioni intese come il soddisfacimento dei bisogni vitali e non "piazzando" quello che gli capita. Questa è la sempre più rara, professionalità.
 

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