Curioso che adesso sia io a dissentire: l’obbligo deriva dall’art 2648-2650. Su Brocardi c’è un commento che distingue in merito.Secondo me non c’è un vero obbligo di legge che imponga la trascrizione dell’accettazione tacita
La mancanza non inficia la proprietà dell’erede, ma rende inefficaci tutte le trascrizioni successive (vado a memoria) fino a che non viene ricostruita la continuità; con gli eventuali risvolti in merito alle priorità delle successive trascrizioni.
Detta così mi chiedo: e dove per vari accidenti venisse impossibile ricostruire la continuità? Mi pare che sostanzialmente si superi: questione di tempo? Di inerzia?
È un tema abbastanza intrigante: