Salve, premesso che in questa operazione tu sei il preposto ed in parole povere sono loro che hanno bisogno di te, tu sarai nominato Amministratore delegato della srl, presumo delegato perchè non avrai quote della società, quindi sarai tu il responsabile dell'azienda, non c'è nessun modulo da riempire per il pagamento delle spettanze come amministratore, in quanto ci sarà un contratto che definirà il tutto, in merito a motivi ostativi all'apertura della partita IVA e della ditta individuale, qui credo che avrai dei problemi per l'art. 2391 del c.c. il quale disciplina il c.d. conflitto di interessi.
Tale norma dispone, infatti, che:
L'amministratore ha il dovere di perseguire l'interesse sociale. Pur se il legislatore non ha previsto positivamente un tale principio generale, il divieto di agire in conflitto di interessi costituisce il limite di esercizio. La violazione di tale obbligo può dare luogo anche all'attivazione della procedura di cui all'art. 2407 c.c.
Gli amministratori debbono tendere alla massimizzazione dell'efficienza produttiva dell'impresa e alla massimizzazione del profitto di esercizio e del dividendo da distribuire ai singoli soci: il raggiungimento di tale obiettivi avviene attraverso un'amministrazione diligente, regolare e disinteressata e rispettosa di tutti i doveri fissati dalla legge e dall'atto costitutivo a carico degli amministratori.
Il conflitto di interessi si verifica tutte le volte che: l'amministratore sia portatore di due distinti contrapposti interessi: il primo concerne la realizzazione di un comportamento favorevole all'amministratore stesso o a un terzo, il secondo concerne le realizzazione di un comportamento favorevole alla società; evidentemente affinché sussista la situazione di conflitto, è necessario che la realizzazione di uno dei due interessi comporti il sacrificio dell'altro
Il conflitto di interessi presuppone semplicemente una incompatibilità tra interesse della società ed interesse personale dell'amministratore. Inoltre, la divergenza si deve realizzare tra l'interesse astratto della società e lo scopo pratico della società.
Per quanto riguarda la revoca , basteranno le tue dimissioni al momento in cui vorrai andare via , secondo quanto riportato nel contratto o nello statuto. Mi permetto di rammentarti che :
- eventuali scritture private , non avranno nessun valore se in contraddizione con la normativa;
- un eventuale franchising pone come obbligo il conflitto di interesse, per cui se sei amministratore della società non puoi aprirti una ditta individuale, se sei titolare di una ditta individuale non potrai fare l'amministratore in una società.
Ti consiglio prima di firmare carte ed accettare incarichi di fare una chiaccherata con un commercialista o un avvocato ben ferrato in diritto societario, anche perchè essere amministratore di una società comporta una serie di doveri e l'accollo di responsabilità. Fabrizio