Mi è capitata una esperienza simile con il "bonus casa" del Comune di Roma.
In pratica si tratta (o trattava) di un iniziativa per cui a famiglie in difficoltà anziché la casa popolare, probabilmente non disponibile e comunque ritenuta "ghettizzante", veniva pagato l'affitto a canone concordato da parte del Comune.
Risultato pratico nullo, perché i proprietari poco mancava che si fidassero meno del Comune che dei disagiati (almeno al disagiato il beneficio del dubbio lo davano).
In pratica si tratta (o trattava) di un iniziativa per cui a famiglie in difficoltà anziché la casa popolare, probabilmente non disponibile e comunque ritenuta "ghettizzante", veniva pagato l'affitto a canone concordato da parte del Comune.
Risultato pratico nullo, perché i proprietari poco mancava che si fidassero meno del Comune che dei disagiati (almeno al disagiato il beneficio del dubbio lo davano).