Giuseppe Di Massa

Membro Senior
Agente Immobiliare
Tanto normalissima non mi sembra, dato che non tiene per niente conto delle caratteristiche degli edifici nei singoli Paesi. Inoltre, invece di rompere le scatole come al solito ai privati, che comincino a svecchiare gli edifici pubblici, i municipi, le scuole, gli ospedali, le carceri, le chiese etc., dato che ne hanno molto più bisogno.
Tiene conto delle caratteristiche degli edifici di ogni singolo paese, come? Semplicemente lasciando ad ogni paese modo di fare la propria legge, quindi ogni paese la farà adatta alle proprie caratteristiche.
 

Luther

Membro Attivo
Privato Cittadino
A me pare ovvio che gli immobili ante anni 90 (1990), tutti i condomini anni 60 70 (escluse statisticamente irrisorie unità di pregio architettonico) energivori, con spese non contabilizzabili per singola unità, fatte salve zone di particolare pregio*, son destinati a perdere sensibilmente valore; forse non mercato in termini di scambi, nuovi italiani e nuovi poveri lo alimenteranno.


*che poi, pure lì, si fa in fretta a degradare il tessuto urbano, mi viene in mente per esempio San Pedro de Aregna.
Per riqualificare, cito per esempio il quadrilatero di Torino o la zona compresa fra Luccoli/xxv aprile a Genova, ci vuole più tempo e una strategia privata e ben articolata, solvente, politicamente "coperta".
 

philippo

Membro Assiduo
Professionista
A me pare ovvio che gli immobili ante anni 90 (1990), tutti i condomini anni 60 70 (escluse statisticamente irrisorie unità di pregio architettonico) energivori, con spese non contabilizzabili per singola unità, fatte salve zone di particolare pregio*, son destinati a perdere sensibilmente valore; forse non mercato in termini di scambi, nuovi italiani e nuovi poveri lo alimenteranno.


*che poi, pure lì, si fa in fretta a degradare il tessuto urbano, mi viene in mente per esempio San Pedro de Aregna.
Per riqualificare, cito per esempio il quadrilatero di Torino o la zona compresa fra Luccoli/xxv aprile a Genova, ci vuole più tempo e una strategia privata e ben articolata, solvente, politicamente "coperta".
Già lo vedo un appartamento vecchio in centro a Milano o vista Colosseo che perde valore .
Su ,pensate alle cose serie
 

specialist

Membro Storico
Privato Cittadino
A me pare ovvio che gli immobili ante anni 90 (1990), tutti i condomini anni 60 70 (escluse statisticamente irrisorie unità di pregio architettonico) energivori, con spese non contabilizzabili per singola unità, fatte salve zone di particolare pregio*, son destinati a perdere sensibilmente valore; forse non mercato in termini di scambi, nuovi italiani e nuovi poveri lo alimenteranno.
Immobili datati nelle tante zone degradate o depresse perderebbero di valore comunque, quindi sai che danno... Ai piccoli proprietari interessano molto di più i problemi reali, altro che buttare soldi per assurdi capricci di nessuna utilità pratica.
 

Giuseppe Di Massa

Membro Senior
Agente Immobiliare
A me pare ovvio che gli immobili ante anni 90 (1990), tutti i condomini anni 60 70 (escluse statisticamente irrisorie unità di pregio architettonico) energivori, con spese non contabilizzabili per singola unità, fatte salve zone di particolare pregio*, son destinati a perdere sensibilmente valore; forse non mercato in termini di scambi, nuovi italiani e nuovi poveri lo alimenteranno.


*che poi, pure lì, si fa in fretta a degradare il tessuto urbano, mi viene in mente per esempio San Pedro de Aregna.
Per riqualificare, cito per esempio il quadrilatero di Torino o la zona compresa fra Luccoli/xxv aprile a Genova, ci vuole più tempo e una strategia privata e ben articolata, solvente, politicamente "coperta".
Non credo sia ovvio, è solo una sensazione momentanea. Quando è stata introdotta la classe energetica stessi discorsi, invece non è assolutamente accaduto. Si sovrastima la risposta delle persone, che invece non hanno neppure lontanamente quel parametro per valutare l'acquisto di un immobile, sono del tutto disinteressati alla classe energetica ed ai consumi, tanto più se è da ristrutturare.
E' necessario frequentare giornalmente persone che vedono case per convincersene, la logica è del tutto disattesa.
 

Bagudi

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Non credo sia ovvio, è solo una sensazione momentanea. Quando è stata introdotta la classe energetica stessi discorsi, invece non è assolutamente accaduto. Si sovrastima la risposta delle persone, che invece non hanno neppure lontanamente quel parametro per valutare l'acquisto di un immobile, sono del tutto disinteressati alla classe energetica ed ai consumi, tanto più se è da ristrutturare.
E' necessario frequentare giornalmente persone che vedono case per convincersene, la logica è del tutto disattesa.
Appunto.
Ho seguito alcune trasmissioni in merito e trovo che, come al solito, si vuole andare in tasca delle persone a raglio...
Un conto è l'utopia e un conto la realtà.
Nella trasmissione facevano anche comparazioni tra le classi energetiche del paese e nel Sud l'85% delle abitazioni ha una classe molto bassa, mentre dalla Toscana in su "solo" il 62%...

Penso che sia giusto lavorare in modo appropriato e serio nelle abitazioni nuove, ma vorrei proprio vederein Centro a Bologna come farebbero...
 

Luther

Membro Attivo
Privato Cittadino
Non credo sia ovvio, è solo una sensazione momentanea. Quando è stata introdotta la classe energetica stessi discorsi, invece non è assolutamente accaduto. Si sovrastima la risposta delle persone, che invece non hanno neppure lontanamente quel parametro per valutare l'acquisto di un immobile, sono del tutto disinteressati alla classe energetica ed ai consumi, tanto più se è da ristrutturare.
E' necessario frequentare giornalmente persone che vedono case per convincersene, la logica è del tutto disattesa.
Alle mie latitudini si accende il riscaldamento non meno di 180 giorni/anno.
Riscaldamento centralizzato, classe energetica infima, rischio di condomini morosi, prezzi dell'energia aumentati... hai voglia se non guardano gli ipotetici consumi, i potenziali acquirenti.
Senza mettere in dubbio la tua esperienza professionale quotidiana, ci mancherebbe.
Poi l'attuazione di tali norme pare francamente inapplicabile; pensiamo solo alle potenze che dovrebbe avere un condominio per ricaricare le auto, o alla impossibilità di montare colonnine nei centri storici.
 

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