Salve a tutti.
Chiedo un consiglio su una situazione che mi vede coinvolto personalmente.
Qualche mese addietro dopo aver visitato un immobile tramite agenzia conveniamo a fare una scrittura privata (proposta irrevocabile d'acquisto) successivamente accettata dalla parte venditrice e legata a due vincoli per la parte venditrice e all'ottenimento del mutuo per la mia posizione.
I vincoli della parte venditrice erano l'ottenimento da parte del giudice tutelare all'autorizzazione alla vendita dell'immobile e all'ottenimento della rinuncia alla prelazione da parte del comune in quanto edificato in area PEEP.
Sulla proposta accettata, il venditore rappresentato dall'amministratore di sostegno dichiarava che l'immobile era privo di vincoli, gravami e pendenze.
Successivamente alla nomina del notaio dopo la perizia della banca con esito positivo, quest'ultimo scopriva una ipoteca che non era stata cancellata benchè scaduta ed in ultimo un vincolo sulla determinazione del prezzo a suo parere ancora valido che non permetterebbe la vendita al prezzo superiore determinato dalla stessa convenzione PEEP.
Preciso che il comune in base alla richiesta della parte venditrice rispondeva con una presa d'atto ove ribadiva il prezzo di vendita richiesto dalla parte venditrice e rimaneva in attesa dell'atto di compravendita debitamente registrato.
Allo stato attuale il venditore riferisce che il comune intende il vincolo superato poichè trascorsi 30 anni mentre il notaio afferma che il vincolo è esistente in quanto non specificata la scadenza quindi sta tergiversando sull'atto.
Detto questo, lo scrivente si trova in una sorta di limbo dove nessuno prende posizione e scarica all'altro le responsabilità verbalmente.
Preciso che la proposta irrevocabile allo stato è scaduta.
Chiedo lumi a voi esperti sul da farsi.
Ringrazio chi vorrà rispondere.
Chiedo un consiglio su una situazione che mi vede coinvolto personalmente.
Qualche mese addietro dopo aver visitato un immobile tramite agenzia conveniamo a fare una scrittura privata (proposta irrevocabile d'acquisto) successivamente accettata dalla parte venditrice e legata a due vincoli per la parte venditrice e all'ottenimento del mutuo per la mia posizione.
I vincoli della parte venditrice erano l'ottenimento da parte del giudice tutelare all'autorizzazione alla vendita dell'immobile e all'ottenimento della rinuncia alla prelazione da parte del comune in quanto edificato in area PEEP.
Sulla proposta accettata, il venditore rappresentato dall'amministratore di sostegno dichiarava che l'immobile era privo di vincoli, gravami e pendenze.
Successivamente alla nomina del notaio dopo la perizia della banca con esito positivo, quest'ultimo scopriva una ipoteca che non era stata cancellata benchè scaduta ed in ultimo un vincolo sulla determinazione del prezzo a suo parere ancora valido che non permetterebbe la vendita al prezzo superiore determinato dalla stessa convenzione PEEP.
Preciso che il comune in base alla richiesta della parte venditrice rispondeva con una presa d'atto ove ribadiva il prezzo di vendita richiesto dalla parte venditrice e rimaneva in attesa dell'atto di compravendita debitamente registrato.
Allo stato attuale il venditore riferisce che il comune intende il vincolo superato poichè trascorsi 30 anni mentre il notaio afferma che il vincolo è esistente in quanto non specificata la scadenza quindi sta tergiversando sull'atto.
Detto questo, lo scrivente si trova in una sorta di limbo dove nessuno prende posizione e scarica all'altro le responsabilità verbalmente.
Preciso che la proposta irrevocabile allo stato è scaduta.
Chiedo lumi a voi esperti sul da farsi.
Ringrazio chi vorrà rispondere.