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Utente Cancellato 79893
Ospite
Salve, chiedo Consiglio su una fastidiosa vicenda che mi sta accadendo.
Dopo aver dato mandato per la vendita del mio appartamento nel mese di ottobre ad un agente, ricevo una proposta d'acquisto a dicembre accompagnata da assegno, clausola di stipulare entro 29 febbraio e obbligo di dare immobile entro 30 aprile.
Con 20 giorni di ritardo dalla data prevista, il perito dela Banca per l'emissione del mutuo dei compratori, visionando la visura relativa alla mia casa, riscontra una difformità di cui noi non eravamo a conoscenza. Mi attivo per comprendere le problematiche ed eventuali soluzioni di queste difformità, che ancora oggi risultano non stabilite. Salta la data del rogito. L'agente ci vuole obbligare a firmare proroga fino al mese di aprile ( data in cui scade la richiesta di mutuo dei compratori) ma noi ci rifiutiamo non avendo abbastanza elementi in mano allo stato attuale per definire le tempistiche. L'agente nel mese di ottobre si era occupato del reperimento della nostra visura storica ma, pur notando che c'erano delle difformità, non ce lo fa presente.
1.ad oggi è complicato capire le tempistiche e le modalità della sanabilita della casa;
2. I compratori al momento non si vedono il mutuo approvato
3. Nella proposta c'è la clausola "salvo emissione mutuo"
4.non abbiamo mai incassato l'assegno di caparra che è rimasto all'Agenzia
C'è un modo per poter portare la compravendita alla risoluzione senza incorrere in penali, appellandosi alla non erogazione del mutuo? È determinato da qualche parte l'obbligo di sanare eventuali difformità di cui non eravamo a conoscenza ?
Ci si può rifiutare di affrontare la sanabilita? Che responsabilità ha l'agente che consapevolmente non ci ha fatto notare le problematiche sollevando la necessità di controllo e anzi mettendo in vendita un immobile non in regola dichiarando invece che fosse conforme urbanisticamente e per giunta continuando ad avere comportamenti sleali spingendoci a firmare una proroga insensata?
Grazie a chi vorrà aiutarni
Dopo aver dato mandato per la vendita del mio appartamento nel mese di ottobre ad un agente, ricevo una proposta d'acquisto a dicembre accompagnata da assegno, clausola di stipulare entro 29 febbraio e obbligo di dare immobile entro 30 aprile.
Con 20 giorni di ritardo dalla data prevista, il perito dela Banca per l'emissione del mutuo dei compratori, visionando la visura relativa alla mia casa, riscontra una difformità di cui noi non eravamo a conoscenza. Mi attivo per comprendere le problematiche ed eventuali soluzioni di queste difformità, che ancora oggi risultano non stabilite. Salta la data del rogito. L'agente ci vuole obbligare a firmare proroga fino al mese di aprile ( data in cui scade la richiesta di mutuo dei compratori) ma noi ci rifiutiamo non avendo abbastanza elementi in mano allo stato attuale per definire le tempistiche. L'agente nel mese di ottobre si era occupato del reperimento della nostra visura storica ma, pur notando che c'erano delle difformità, non ce lo fa presente.
1.ad oggi è complicato capire le tempistiche e le modalità della sanabilita della casa;
2. I compratori al momento non si vedono il mutuo approvato
3. Nella proposta c'è la clausola "salvo emissione mutuo"
4.non abbiamo mai incassato l'assegno di caparra che è rimasto all'Agenzia
C'è un modo per poter portare la compravendita alla risoluzione senza incorrere in penali, appellandosi alla non erogazione del mutuo? È determinato da qualche parte l'obbligo di sanare eventuali difformità di cui non eravamo a conoscenza ?
Ci si può rifiutare di affrontare la sanabilita? Che responsabilità ha l'agente che consapevolmente non ci ha fatto notare le problematiche sollevando la necessità di controllo e anzi mettendo in vendita un immobile non in regola dichiarando invece che fosse conforme urbanisticamente e per giunta continuando ad avere comportamenti sleali spingendoci a firmare una proroga insensata?
Grazie a chi vorrà aiutarni