All'interno del condominio dove risieto è insorta una discussione tra condomini rispetto al numero massimo di deleghe consentite in assemblea.
Il regolamento di condominio, redatto negli anni '80, prevede un numero massimo di 3 deleghe per partecipante all'assemblea.
Il problema nasce dal fatto che il condominio ha circa 200 appartamenti e la partecipazione nelle assemblee è spesso molto bassa. Il limite delle 3 deleghe porta a presenze nell'ordine dei 300/400 millesimi, molto lontano dai 500 millesimi necessari per deliberare interventi straordinari anche di piccola entità.
Il precedente amministratore sosteneva che la legge di riforma del condominio del 2014 consente un numero di deleghe superiore a tre, purchè nel rispetto dell'articolo 67 delle disposizioni di attuazione del codice civile, modificato proprio dalla legge di riforma in questione:
“se i condomini sono più di venti, il delegato non può rappresentare più di un quinto dei condomini e del valore proporzionale” (art. 67, primo comma, disp. att. c.c.)
L'intenzione dei condomini a favore non è certo quella di "accaparrare" deleghe, ma semplicemente quella di raggiungere più facilmente il quorum di 500 millesimi necessario per determinate delibere.
Alcuni condomini sono però contrari, dicendo che il regolamento di condominio prevale sulla norma generale.
Chi ha ragione?
Grazie in anticipo per le risposte.
Il regolamento di condominio, redatto negli anni '80, prevede un numero massimo di 3 deleghe per partecipante all'assemblea.
Il problema nasce dal fatto che il condominio ha circa 200 appartamenti e la partecipazione nelle assemblee è spesso molto bassa. Il limite delle 3 deleghe porta a presenze nell'ordine dei 300/400 millesimi, molto lontano dai 500 millesimi necessari per deliberare interventi straordinari anche di piccola entità.
Il precedente amministratore sosteneva che la legge di riforma del condominio del 2014 consente un numero di deleghe superiore a tre, purchè nel rispetto dell'articolo 67 delle disposizioni di attuazione del codice civile, modificato proprio dalla legge di riforma in questione:
“se i condomini sono più di venti, il delegato non può rappresentare più di un quinto dei condomini e del valore proporzionale” (art. 67, primo comma, disp. att. c.c.)
L'intenzione dei condomini a favore non è certo quella di "accaparrare" deleghe, ma semplicemente quella di raggiungere più facilmente il quorum di 500 millesimi necessario per determinate delibere.
Alcuni condomini sono però contrari, dicendo che il regolamento di condominio prevale sulla norma generale.
Chi ha ragione?
Grazie in anticipo per le risposte.