Carla.ro

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Privato Cittadino
Buongiorno,
vi scrivo per sottoporvi la problematica spinosa in cui mi sto trovando nell'acquisto di un immobile in Roma.
Nel mese di luglio 2023, la parte venditrice, prima di mettere in vendita l'immobile, ha affidato ad un professionista il compito di regolarizzare l'appartamento in quanto, la planimetria catastale presentava un balcone non presente. (il palazzo è del 1963).
Il professionista ha provveduto a fare una scia in sanatoria (ROMA), è emerso però che non via sia negli archivi il progetto originale, e dunque non si è potuto verificare se questo balcone era previsto o no originariamente. La scia è stata eseguito e la parte venditrice ha provveduto a pagare quanto necessario. L'attuale planimetria catastale è dunque corrispondente allo stato di fatto. Sentito il professionista incaricato, questo mi ha confermato di aver fatto la pratica così come previsto.
Spiegata la fattispecie al notaio incaricato per il rogito, ci ha suggerito di verificare se la tipologia di sanatoria richiedesse o meno la richiesta di una nuova agibilità.
Vi chiedo dunque consigli e pareri in merito.
Resto ovviamente a disposizione per fornire maggiori dettagli.
Grazie in anticipo a chiunque mi risponderà!

Carla
 

ingelman

Membro Supporter
Agente Immobiliare
Tu scherzi, ma a Creta ho visto proprio una situazione del genere in un condominio; un balcone senza porta finestra per accedervi, solo una finestra.
In realtà è successo tanti anni fà anche a me, un appartamento a Monte Verde, la cosa non si è capita.

Di fatto l'acquirente che allora acquistava solo la nuda proprietà ha deciso di acquistare senza approfondire il problema dicendo che quando sarebbe stato pieno proprietario avrebbe aperto sostituendo l'infisso con una porta finestra, all'epoca non c'erano tutti gli obblighi di oggi.

Strano ma vero.

Il balcone non è mai stato realizzato nonostante fosse presente nella planimetria. La scia è stata fatta al solo fine di rendere la planimetria catastale in linea con lo stato di fatto (dunque senza balcone).
Vai a capire se la Scia sia stata necessariamente indispensabile o sarebbe bastata un'esatta rappresentazione grafica (il problema è sempre il progetto mancante purtroppo)

Non oso immaginare la sanzione per la demolizione fittizia (paradossalmente c'è anche una modifica al prospetto dell'edificio)

Facevi prima a ripristinare ricreando il balcone :) te la cavavi con qualche decina di mila euro e via .... e avevi pure lo spazio esterno.

Scherzo ovviamente
 

Jan80

Membro Senior
Professionista
2- è presente l’agibilità del 1976 (ho diversa documentazione a riguardo, nel documento condiviso dal geometra ci sono diverse date una del 1966 e una del 1976)
3 - nell’agibilità si fa riferimento ad un collaudo con indicazione di numero e data.

Dato che c'è stato un collaudo, qualcuno ha provato a cercare l' elaborato grafico strutturale della denuncia dei lavori?
L' agibilità del 1976 dovrebbe contenere almeno 2 copie dell' elaborato grafico della licenza edilizia (uno intonso e uno utilizzato per il sopralluogo).
 

Carla.ro

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Dato che c'è stato un collaudo, qualcuno ha provato a cercare l' elaborato grafico strutturale della denuncia dei lavori?
L' agibilità del 1976 dovrebbe contenere almeno 2 copie dell' elaborato grafico della licenza edilizia (uno intonso e uno utilizzato per il sopralluogo).
purtroppo il documento di agibilità condiviso dal comune di Roma non include l'elaborato grafico.
Potrei però provare a richiedere in Prefettura copia del collaudo eseguito dalla Prefettura così come citato nell'agibilità. (collaudo del 1964).
 

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