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Riferimenti catastali. Non mi risulta affatto che il contratto debba riportare tassativamente i dati catastali: c'è l'obbligo di comunicarli al conduttore (d.l. 333/1992) ma è cosa diversa.
Il primo è che le convenzioni sono buone indicazioni, ma non sono leggi: quindi la risposta di Antonello conferma che non è obbligatorio indicare sui contratti i dati identificativi catastali (personalmente non avrei e vedrei problemi, ma lo affermo solo per corretta informazione)
Più che senso civico , si assimilerebbe alla delazione
individui i criteri generali per la definizione dei canoni, anche in relazione alla durata dei contratti, alla rendita catastale dell'immobile e ad altri parametri oggettivi
Conoscendo un pochino l'accordo territoriale del comune di Roma, rilevo il fatto che, derogando dalla convenzione, non valuta il canone in relazione alla rendita, ma lo valuta invece in relazione agli altri parametri oggettivi, come zona ove è dislocato l'immobile, superficie calpestabile, balconi, sicurezza, ascensore, altri plus tecnologici, posto macchina, durata contratto, etc.
Lo valuta però anche dalla categoria catastale
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