PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
Piu di un anno fa ho visto con un agente alcuni appartamenti in un cantiere, io ero pronto a formalizzare una proposta ma l'agente mi ha detto di laciar perdere in quanto la mia proposta era troppo bassa rispetto alla negoziabilità che il venditore era disposto ad accettare. Per chiarezza stiamo parlando di un offerta di cc 30% sotto il prezzo rispetto ad una trattabilità del 12/15%.

L'abc dell'agente immobiliare è che :

LA proposta si prende sempre.

Non sò quante volte l'ho ripetuto.

Che importa se questa sia inferiore del 4 o superiore del 3...?
Per il mediatore il lavoro è sempre lo stesso.

Andare dal primo mediatore...? AFfare...???
Edurre il secondo mediatore che informi il primo..? PerCosa...??

L'interlocutore è trattabile non il prodotto.
Ovvio quindi che le cose possano cambiare.

Specie se parte venditrice è un costruttore.

Questi soggetti vanno "presi al momento".
Quando vendono hanno i camion pieni di "avere".
Quando non vendono hanno i camion pieni di "dare".

Le case le hanno realizzate per venderle non certo per mangiarsele.

..La proposta è stata raccolta.
é tanto o è poco..?

Devono deciderlo loro.
 

Ponz

Membro sognante
Agente Immobiliare
Come sapete, l'ultimo indirizzo della giurisprudenza è:

- se tu usufruisci dell'agente immobiliare e lo scavalchi paro paro: paghi l'agente al 99,99999% se è in grado di provare che il suo operato è "nesso casuale" ( e gli ci vuole relativamente poco visto ceh il comportamento delle parti gli ha impedito di far "sfogare" il suo lavoro, e quindi il giudizio pende a suo favore).

- se tu usufruisci dell'opera di un agente immobiliare, ci fai tutto l'iter completo di una trattativa (quindi arrivi a una proposta) che però non raggiunge esito positivo, quindi ti rivolgi ad altro agente e concludi, pagandolo il giusto, tu non rischi nulla, il secondo agente prende tutto e al primo viene riconosciuto solo che "non è stato capace di concludere".

Questo fatte salvo frodi comprovabili in maniera certa (tipo accordi che il secondo agente prenda con le parti per frodare il primo).

Questo è provato anche dalle sentenze che sto monitorando tra i colleghi, come quella che ho raccontato ultimamente, che rispecchia chiaramente l'indirizzo imperante: se c'è un secondo agente questi si prende tutto, nella fattispecie, addirittura con frode comprovata (le parti dichiarano al rogito di non aver usufruito di agenzie, poi gli arriva la lettera della agenzia scavalcata e si fanno fare fattura da collega venduto, proprio per poter dire al giudice "abbiamo avuto la nostra agenzia che ha intermediato" e fargli sposare la linea preferita dai giudicanti.

MA come tutte le sentenze ecc. prima di tutto sono tutte a se, poi dipendono dalla notte precedente del giudice, dalla colazione e dal sesso o dall'alito pesante o se gli stai antipatico o simpatico, quindi si va sempre a "probabilità".

Ora come ora io mi limiterei a contestare gli scavalchi puri, le frodi, non mi sognerei mai di contestare una provvigione a chi compra una casa con un collega, e lo paga una provvigione vicina agli usi, perchè perdo quasi sicuramente.
 

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