Siamo un piccolo fabbricato con 4 proprietari (di cui 3 abbastanza pacifici), tutti quasi indipendenti come abitazioni senza ancora un condominio, reduci tutti da una doppia causa legale per raggiungere una equa divisione giudiziale giunta solo dopo un sorteggio immobiliare e mobiliare. Uno di questi 4 coeredi, però, rimasto il più insoddisfatto occupa con propria mobilìa parti invece dai giudici destinati invece in comunione a tutt'è 4 i proprietari, essendo aree di passaggio per raggiungere i rispettivi garages e le aree circostanti gli armadietti di contatori acqua e luce: in tutto saranno una 80ina di mq. Siamo costretti perciò a fare il giro esterno per accedere ai garages e fare acrobazie per leggere i contatori, preferendo evitare ormai da 3 anni nuove questioni legali tra noi. Però la cosa peggiora forse proprio perchè viene lasciato fare. Non cambia atteggiamento con le richieste informali. La domanda è questa. Esiste una figura giuridica imparziale a cui fare predisporre una perizia sullo stato dei luoghi prima di iniziare una questione formale e portare al Giudice di Pace e/o al Mediatore Giuridico (a chi meglio rivolgersi ?), come prova probatoria dei fatti, anche per abbreviare i tempi di una soluzione al problema e chiedere il recupero delle spese che si dovranno affrontare, magari aggiungendo anche un indennizzo/risarcimento per le aree indebitamente occupate già dalla data della sentenza del Tribunale in cui venivano definiti, col CTU, i confini precisi delle proprietà ? Invece, come indennità, quale importo si potrebbe chiedere al mq., magari poi destinandolo a disposizione delle spese comuni che andremo prima o poi ad affrontare ? Mi faccio un commento terra terra: "già la vita è complicata di per se, pure queste strafottenze ci mancano !" Ringrazio e confido nei vostri apprezzati e richiesti consigli per affrontare al meglio la questione.