Stavo spulciando le varie offerte di lavoro per la figura di agente immobiliare. Sono rimasto piuttosto sorpreso dal constatare come ci sia una grande richiesta per questa figura.
Eppure la cosa sembrerebbe paradossale. In un momento di crisi come questo, dove tutti i giovani lamentano di non avere opportunità lavorative adeguate alla loro formazione e aspirazioni, sembra che l'immobiliare abbia molto da offrire da questo punto di vista.
Ciò nonostante, io vedo tanti annunci, anche ripetuti nei giorni,di agenzie che cercano consulenti immobiliari. Per questo, riflettendoci un momento, sono arrivato a fare delle ipotesi:
1) La professione viene snobbata dai giovani. Questo perché non c'è un fisso, senza però comprendere che, magari, per una persona brava il fisso diventa un limite, e non una certezza. O perché si pensa subito a un lavoro porta a porta, attività vista come ripiego per disperati senza arte né parte.
2)Le agenzie trovano qualcuno, lo spremono e lo mandano via. Oppure assumono, ma poi si rendono conto di come la maggior parte delle persone non sia in grado di svolgere questa professione. O ancora, i giovani mollano poco dopo.
3) Il pensiero che il mercato immobiliare non si riprenderà più, pensando quindi a un lavoro dove si stenta.
Questo è quanto mi viene in mente. Mi piacerebbe sapere però voi, che operate nel settore, cosa ne pensate, e se magari avete qualcosa da aggiungere alle mie riflessioni.
Manca il lavoro, ma il settore immobiliare ne offre a bizzeffe. Un cortocircuito? Un tranello?
Grazie!
Eppure la cosa sembrerebbe paradossale. In un momento di crisi come questo, dove tutti i giovani lamentano di non avere opportunità lavorative adeguate alla loro formazione e aspirazioni, sembra che l'immobiliare abbia molto da offrire da questo punto di vista.
Ciò nonostante, io vedo tanti annunci, anche ripetuti nei giorni,di agenzie che cercano consulenti immobiliari. Per questo, riflettendoci un momento, sono arrivato a fare delle ipotesi:
1) La professione viene snobbata dai giovani. Questo perché non c'è un fisso, senza però comprendere che, magari, per una persona brava il fisso diventa un limite, e non una certezza. O perché si pensa subito a un lavoro porta a porta, attività vista come ripiego per disperati senza arte né parte.
2)Le agenzie trovano qualcuno, lo spremono e lo mandano via. Oppure assumono, ma poi si rendono conto di come la maggior parte delle persone non sia in grado di svolgere questa professione. O ancora, i giovani mollano poco dopo.
3) Il pensiero che il mercato immobiliare non si riprenderà più, pensando quindi a un lavoro dove si stenta.
Questo è quanto mi viene in mente. Mi piacerebbe sapere però voi, che operate nel settore, cosa ne pensate, e se magari avete qualcosa da aggiungere alle mie riflessioni.
Manca il lavoro, ma il settore immobiliare ne offre a bizzeffe. Un cortocircuito? Un tranello?
Grazie!