Buongiorno a tutti, spero di porre la mia domanda nella sezione giusta, in caso contrario mi scuso.
Mi trovo alle prese con questa situazione e vorrei avere pareri e consigli su come gestire la questione.
Vivo nella casa di famiglia, attualmente di proprietà mia e di mio padre, ereditata alla morte di mia madre nel 2013. La casa era la casa di famiglia di 3 fratelli e una sorella (mia madre), alla morte di mio nonno la suddetta casa essendo in eredità dei 4 figli, è stata venduta a mia madre dai fratelli, che sono stati liquidati economicamente della loro parte.
La situazione è questa, dopo svariati anni che la casa è rimasta vuota, (perché nel frattempo mio padre si è trasferito altrove), e io dopo diversi anni di trasferta in regione, sono tornato a vivere in questa casa, volendo ristrutturare e cambiare arredi oggi, mi ritrovo mobili antichi, oggetti e beni di proprietà dei nonni e della "famiglia" e lasciati dentro questa casa senza capire mai se questi beni rientrassero anch'essi di proprietà della casa o se considerati ancora beni comuni di tutti i fratelli.
Ebbene, chi mi può dire o spiegare, se i fratelli di mia madre si possono ripresentare dopo svariati anni, ed avanzare pretese, avendo diritto, sulla vendita di questi beni presenti nella casa? Nell'atto di successione della casa e di cessione dell'immobile non si fa nessun riferimento ai mobili e oggetti in questione, questo devo dirlo, ma soltanto delle parti di casa liquidate ai fratelli. Quindi, se io oggi volessi liberarmi di tutto, vendendo ad un mercatino di antiquariato questi oggetti, i fratelli di mia madre possono pretendere di averne una parte? Ovvero, possono pretendere che ora, all'atto di vendita, vogliano venire a spartirsi il denaro per la vendita di questi beni?
A me queste cose mi sembrano assurde. Ma chiedo se qualcuno può illuminarmi al riguardo, quanto sono in diritto di farlo e quanto ho il diritto di arrabbiarmi a seguito della situazione.
Grazie per chi mi risponderà e scusatemi la lunga premessa ma che serviva per spiegare la situazione.
Mi trovo alle prese con questa situazione e vorrei avere pareri e consigli su come gestire la questione.
Vivo nella casa di famiglia, attualmente di proprietà mia e di mio padre, ereditata alla morte di mia madre nel 2013. La casa era la casa di famiglia di 3 fratelli e una sorella (mia madre), alla morte di mio nonno la suddetta casa essendo in eredità dei 4 figli, è stata venduta a mia madre dai fratelli, che sono stati liquidati economicamente della loro parte.
La situazione è questa, dopo svariati anni che la casa è rimasta vuota, (perché nel frattempo mio padre si è trasferito altrove), e io dopo diversi anni di trasferta in regione, sono tornato a vivere in questa casa, volendo ristrutturare e cambiare arredi oggi, mi ritrovo mobili antichi, oggetti e beni di proprietà dei nonni e della "famiglia" e lasciati dentro questa casa senza capire mai se questi beni rientrassero anch'essi di proprietà della casa o se considerati ancora beni comuni di tutti i fratelli.
Ebbene, chi mi può dire o spiegare, se i fratelli di mia madre si possono ripresentare dopo svariati anni, ed avanzare pretese, avendo diritto, sulla vendita di questi beni presenti nella casa? Nell'atto di successione della casa e di cessione dell'immobile non si fa nessun riferimento ai mobili e oggetti in questione, questo devo dirlo, ma soltanto delle parti di casa liquidate ai fratelli. Quindi, se io oggi volessi liberarmi di tutto, vendendo ad un mercatino di antiquariato questi oggetti, i fratelli di mia madre possono pretendere di averne una parte? Ovvero, possono pretendere che ora, all'atto di vendita, vogliano venire a spartirsi il denaro per la vendita di questi beni?
A me queste cose mi sembrano assurde. Ma chiedo se qualcuno può illuminarmi al riguardo, quanto sono in diritto di farlo e quanto ho il diritto di arrabbiarmi a seguito della situazione.
Grazie per chi mi risponderà e scusatemi la lunga premessa ma che serviva per spiegare la situazione.