Questo è assolutamente vero, come diceva anche mio padre: non solo il re costava meno, ma controllava sicuramente meglio chi si occupava della cosa pubblica (dato che ne rispondeva personalmente di fronte al popolo e ci metteva la faccia) facendo in modo che "rubasse" il meno possibile e sicuramente se qualcuno veniva "pizzicato" a rubare non la passava liscia, non subiva processi di durata infinita, che non si sa mai come vanno a finire, con mille cavilli e dall'esito incerto, ma veniva spedito nelle patrie galere rapidamente e in sordina."tanto valeva tenersi il re che forse rubava meno".
Qui mi sembra che fai un piccolo errore: se io versassi i contributi per soli 5 anni essi andrebbero perduti (se non cumulati con altri successivi fino al raggiungimento del minimo contributivo) e non avrei diritto a pensione; inoltre io la pensione non la prenderei a 65 anni ma, attualmente, a 67 anni e tre mesi e, fra non molto, a 70 anni. Infine, non sono sicuro che i contributi versati per cinque anni (ancorchè "corposi", ma non credo poi tanto, perchè buona parte di quanto percepiscono non fa parte degli emolumenti, si fa per dire, veri e propri) portino a mille euro/mese di pensione: forse per i parlamentari il calcolo contributivo viene fatto in modo un pò diverso dai comuni cittadini. Tutto questo, naturalmente, lavorando tutti i santi giorni dalla mattina alla sera e non come i nostri parlamentari...Se hanno versato i contributi previdenziali non vedo perché non debbano all'età prevista per tutti,
Detto questo, anch'io mi vergogno della classe politica (aggettivo anche troppo altisonante per dei semplici e meschini "politicanti") che governa e che ridicolizza agli occhi del mondo questo Paese.