Gentilissimi del Forum, nel Maggio 2015 ho acquistato un appartamento all'asta (procedura del 2005!), occupato da terzo non avente titolo (parente dell'esecutato, che abitata tutt'altra parte). E' stato regolarmente erogato il mutuo, cancellate tutte le iscrizioni (condominio e varie banche), iscritta l'ipoteca del mutuo e fatto il "passaggio" della proprietà al Catasto in nostro favore.
A Luglio abbiamo avuto il decreto di trasferimento firmato dal G.E. e quindi abbiamo avviato la procedura di sfratto col nostro legale.
Abbiamo avuto il primo accesso e a pochi giorni dal secondo accesso, proprio durante l'udienza di approvazione del riparto, l'avvocato dell'esecutata ha depositato una opposizione al piano di riparto adducendo che l'architetto CTU che aveva effettuato le varie perizie priva della vendita dell'immobile, aveva commesso degli errori di metratura e che la casa era stata messa all'asta con mq. inferiori e quindi a un importo inferiore del dovuto.
Inoltre hanno anche querelato questo architetto penalmente!
Ora il Giudice dell'esecuzione (che doveva approvare il riparto) si è riservato di decidere su tale opposizione.
L'esecutato ha depositato anche un ricorso chiedendo una sospensione di qualche mese dell'esecuzione, in attesa di vedere ciò che accade alla querela di cui sopra.
Un secondo Giudice ha convocato le parti tra un mese, sospende no il rilascio della casa.
Ora noi ci domandiamo... siamo di fatto proprietari al catasto, stiamo pagando il mutuo, stiamo pagando il condominio arretrato e quello corrente, abbiamo pagato le tasse IMU seconda casa.
Tutto ciò è stato chiaramente posto in essere per allungare ulteriormente il rilascio della casa, da persone che da anni non pagano il condominio.
Gentilmente potete darmi dei pareri circa questa situazione e se c'è il rischio effettivo che il Giudice possa bloccare tutto.
Se anche ci fosse stato un errore di metratura da parte del CTU, non ne risponde quest'ultimo?
Noi non abbiamo colpa! Abbiamo comprato dallo Stato e si dovrebbe essere tutelati.
Grazie mille delle risposte.
A Luglio abbiamo avuto il decreto di trasferimento firmato dal G.E. e quindi abbiamo avviato la procedura di sfratto col nostro legale.
Abbiamo avuto il primo accesso e a pochi giorni dal secondo accesso, proprio durante l'udienza di approvazione del riparto, l'avvocato dell'esecutata ha depositato una opposizione al piano di riparto adducendo che l'architetto CTU che aveva effettuato le varie perizie priva della vendita dell'immobile, aveva commesso degli errori di metratura e che la casa era stata messa all'asta con mq. inferiori e quindi a un importo inferiore del dovuto.
Inoltre hanno anche querelato questo architetto penalmente!
Ora il Giudice dell'esecuzione (che doveva approvare il riparto) si è riservato di decidere su tale opposizione.
L'esecutato ha depositato anche un ricorso chiedendo una sospensione di qualche mese dell'esecuzione, in attesa di vedere ciò che accade alla querela di cui sopra.
Un secondo Giudice ha convocato le parti tra un mese, sospende no il rilascio della casa.
Ora noi ci domandiamo... siamo di fatto proprietari al catasto, stiamo pagando il mutuo, stiamo pagando il condominio arretrato e quello corrente, abbiamo pagato le tasse IMU seconda casa.
Tutto ciò è stato chiaramente posto in essere per allungare ulteriormente il rilascio della casa, da persone che da anni non pagano il condominio.
Gentilmente potete darmi dei pareri circa questa situazione e se c'è il rischio effettivo che il Giudice possa bloccare tutto.
Se anche ci fosse stato un errore di metratura da parte del CTU, non ne risponde quest'ultimo?
Noi non abbiamo colpa! Abbiamo comprato dallo Stato e si dovrebbe essere tutelati.
Grazie mille delle risposte.