Buonasera. Pongo il seguente quesito, sulla cui risposta so esserci diverse interpretazione da parte della Giurisprudenza e Cassazione.
Nei mesi scorsi ho visionato, in due distinte occasioni, un immobile la cui vendita era stata affidata dalla proprietà all'Agenzia Rossi.
Detta Agenzia pubblicizzava detta vendita sui principali siti immobiliari e locandine della mia città.
Dopo alcune proposte verbali all'Agente incaricato, proposte via via crescenti, ma sempre dallo stesso respinte perchè ritenute inadeguate, ho finalmente formulato una nuove offerta scritta, compilata sui moduli ufficiali dell'Agenzia, fissando nel contempo il compenso da riconoscersi alla stessa in caso di accettazione.
La proprietà, nell'arco del tempo assegnato (10 giorni), ha però rifiutato la mia proposta, facendomi restituire dall'Agente il relativo modulo, formalmente sottoscritto con il proprio rifiuto.
Dopo circa due mesi, come ho avuto modo di appurare, l'incarico all'Agenzia Rossi è scaduto e la proprietà ha successivamente (15 giorni) affidato l'incarico di vendita all'Agenzia Bianchi.
L'importo indicato in pubblicità dalla Bianchi era nettamente inferiore a quello a suo tempo esposto dalla prima Agenzia (- 9,5%).
Vi chiedo: qualora volessi entro breve tempo formulare una offerta di acquisto alla seconda Agenzia (Bianchi), proponendo un importo che potrebbe essere sia lo stesso offerto a suo tempo, ma anche diverso, alla luce delle modificate condizioni di mercato e della circostanza che (lo so per certo) la mia offerta alla agenzia Rossi fu l'unica pervenuta in ben 7 mesi, qualora questa nuova offerta venisse accettata dalla proprietà, riconoscendo quindi, a trattativa conclusa, la provvigione concordata alla seconda Agenzia Bianchi, potrebbe la prima Agenzia Rossi, venuta a conoscenza del mio acquisto, richiedermi a sua volta di corrisponderle una provvigione per l'attività di mediazione espletata nella prima fase, seppur non andata a buon fine? Se si, quale è la giurisprudenza che regola detto tema? Viceversa, esiste un periodo di tempo (mi sono stati indicati 12 mesi minimo) trascorso il quale l'Agenzia Rossi non avrebbe comunque più alcun titolo per richiedermi un compenso di qualunque entità?
Vi ringrazio per l'attenzione, confido in una vostra cortese risposta.
Nei mesi scorsi ho visionato, in due distinte occasioni, un immobile la cui vendita era stata affidata dalla proprietà all'Agenzia Rossi.
Detta Agenzia pubblicizzava detta vendita sui principali siti immobiliari e locandine della mia città.
Dopo alcune proposte verbali all'Agente incaricato, proposte via via crescenti, ma sempre dallo stesso respinte perchè ritenute inadeguate, ho finalmente formulato una nuove offerta scritta, compilata sui moduli ufficiali dell'Agenzia, fissando nel contempo il compenso da riconoscersi alla stessa in caso di accettazione.
La proprietà, nell'arco del tempo assegnato (10 giorni), ha però rifiutato la mia proposta, facendomi restituire dall'Agente il relativo modulo, formalmente sottoscritto con il proprio rifiuto.
Dopo circa due mesi, come ho avuto modo di appurare, l'incarico all'Agenzia Rossi è scaduto e la proprietà ha successivamente (15 giorni) affidato l'incarico di vendita all'Agenzia Bianchi.
L'importo indicato in pubblicità dalla Bianchi era nettamente inferiore a quello a suo tempo esposto dalla prima Agenzia (- 9,5%).
Vi chiedo: qualora volessi entro breve tempo formulare una offerta di acquisto alla seconda Agenzia (Bianchi), proponendo un importo che potrebbe essere sia lo stesso offerto a suo tempo, ma anche diverso, alla luce delle modificate condizioni di mercato e della circostanza che (lo so per certo) la mia offerta alla agenzia Rossi fu l'unica pervenuta in ben 7 mesi, qualora questa nuova offerta venisse accettata dalla proprietà, riconoscendo quindi, a trattativa conclusa, la provvigione concordata alla seconda Agenzia Bianchi, potrebbe la prima Agenzia Rossi, venuta a conoscenza del mio acquisto, richiedermi a sua volta di corrisponderle una provvigione per l'attività di mediazione espletata nella prima fase, seppur non andata a buon fine? Se si, quale è la giurisprudenza che regola detto tema? Viceversa, esiste un periodo di tempo (mi sono stati indicati 12 mesi minimo) trascorso il quale l'Agenzia Rossi non avrebbe comunque più alcun titolo per richiedermi un compenso di qualunque entità?
Vi ringrazio per l'attenzione, confido in una vostra cortese risposta.