MarcoLunghi

Membro Junior
Professionista
Premetto che ho già scorso il forum ed ho trovato molte discussioni sull'argomento, ma nessuna che risponda con precisione alla mia domanda.

Ho fatto una proposta di acquisto tramite un'agenzia ed il venditore l'ha accettata. L'agenzia pretende che io le paghi immediatamente le provvigioni. E' legittima questa richiesta?

Possono esserci mille motivi per cui la compravendita non si potrà concretizzare, o si concretizzerà con tempi biblici. Tanto per citarne una delle più comuni: l'unità immobiliare non risulta conforme dal punto di vista urbanistico ed il venditore dovrà affidarsi ad un tecnico per richiedere le opportune sanatorie e per aggiornare il catasto: so per esperienza personale che possono trascorrere molti mesi prima di concludere questo iter. Devo accollarmi io acquirente questo rischio? Del resto non posso prendermi la briga di fare io la verifica di conformità urbanistica e catastale prima di fare la proposta. Devo fidarmi per il momento della buona fede del venditore, salvo verifica.

A me sembrerebbe molto più corretto procedere con il pagamento delle provvigioni quando tutti questi nodi saranno sciolti ed il venditore avrà prodotto tramite l'agenzia la relazione tecnica, il certificato energetico, la relazione dell'amministratore del condominio e tutta la documentazione necessaria per rogitare. In questo modo, tra l'altro, anche l'agenzia sarà interessata a stimolare il venditore a farsi parte attiva per accelerare il processo.

Ringrazio anticipatamente chiunque voglia rispondere alla mia domanda.
 

ccc1956

Membro Senior
Professionista
e' stato spiegato decine di volte.
la proposta di acquisto e' gia' un preliminare quando il venditore accetta ed il proponente ne viene a conoscenza.
le provvigione maturano al preliminare.
quindi ha ragione l'agenzia.
quando si firma una proposta/preliminare occorre stare moltooooooooooooo attenti.
dovevi mettere una sospensiva per i controlli urbanistici con scadenza un mese, se tutto era a posto, andavi avanti nel contratto, se saltava fuori qualche abuso insanabile cioe' non risolvibile entro la data del rogito, ti ritiravi dal contratto, non pagavi la provvigione e ti doveve essere resituito il deposito dato all'agenzia.
con una clausola sospensiva l'agenzia trattiene presso di se' la somma che tu acquirente versi fino a che non si verifica la condizione............cioe' i controlli positivi sull'immobile.
cmq adesso la frittata e' fatta.
il venditore deve garantire che l'immobile catastalmente e urbanisticamente sia a posto entro la data del rogito.
se cosi' non fosse.................sarebbe inadempiente con tutte le conseguenze del caso.
tutti i documenti che hai citato, il venditore deve presentarli entro il rogito............l'ACE gia' da subito dal 1.1.2012, per cui se non lo fa sarebbe inadempiente.
 

Luciano Passuti

Nuovo Iscritto
Agente Immobiliare
Premetto che ho già scorso il forum ed ho trovato molte discussioni sull'argomento, ma nessuna che risponda con precisione alla mia domanda.

Ho fatto una proposta di acquisto tramite un'agenzia ed il venditore l'ha accettata. L'agenzia pretende che io le paghi immediatamente le provvigioni. E' legittima questa richiesta?

Possono esserci mille motivi per cui la compravendita non si potrà concretizzare, o si concretizzerà con tempi biblici. Tanto per citarne una delle più comuni: l'unità immobiliare non risulta conforme dal punto di vista urbanistico ed il venditore dovrà affidarsi ad un tecnico per richiedere le opportune sanatorie e per aggiornare il catasto: so per esperienza personale che possono trascorrere molti mesi prima di concludere questo iter. Devo accollarmi io acquirente questo rischio? Del resto non posso prendermi la briga di fare io la verifica di conformità urbanistica e catastale prima di fare la proposta. Devo fidarmi per il momento della buona fede del venditore, salvo verifica.

A me sembrerebbe molto più corretto procedere con il pagamento delle provvigioni quando tutti questi nodi saranno sciolti ed il venditore avrà prodotto tramite l'agenzia la relazione tecnica, il certificato energetico, la relazione dell'amministratore del condominio e tutta la documentazione necessaria per rogitare. In questo modo, tra l'altro, anche l'agenzia sarà interessata a stimolare il venditore a farsi parte attiva per accelerare il processo.

Ringrazio anticipatamente chiunque voglia rispondere alla mia domanda.


Il diritto al compenso spetta al' Agenti Immobiliari quando si e' concluso il contratto ( preliminare !)
Dipende quindi come e' stata formulata la proposta.
Se questa rimanda alla sottoscrizione del preliminare ( a parte che e' nulla !!) la mediazione matura alla sottoscrizione del preliminare, se invece la proposta alla accettazione diventa il preliminare allora in quel momento matura il diritto al compenso i mediazione.
Per quanto riguarda le garanzie sull'immobile queste spettano principalmente al venditore anche se l' Agenti Immobiliari ne e' responsabile congiuntamente ( vedi: Home page)
 

pensoperme

Membro Storico
Privato Cittadino
Bisogna spiegare le cose in termini "clientesi" :D. L'agente immobiliare ha come scopo e compito, previsto per legge, di mettere in contatto le parti affinché queste raggiungano un accordo, tramite la sua azione (quale che sia, l'importante è che sia riconosciuta come fonte indispensabile della conclusione dello stesso), il resto sono azioni accessorie (documenti, assistenza, consulenza). Questo significa che l'agente immobiliare, una volta che le parti hanno concluso un contratto dove una promette all'altra e viceversa (chiamato preliminare o volgarmente compromesso) ha maturato il diritto alla riscossione. Questo diritto permane quindi anche se le parti dovessero poi decidere per qualsiasi ragione, disgiuntamente o congiuntamente... ops, insieme o separatamente, di non concludere la compravendita, l'agente ha comunque diritto, non deve garantire la buona fede ne la conclusione di impegni altrui. Nel caso in cui nascessero problematiche di qualsiasi genere, per cause imputabili a negligenza, mala fede, incompetenza dell'agente questi può esser chiamato a risponderne, ma il suo diritto alla riscossione rimane, fino a sentenza contraria.
 

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