desmo

Membro Attivo
Agente Immobiliare
non siete imprenditori, semmai consulenti... non investite capitali, solo il vostro proprio lavoro e le spese relative...
permettimi di correggere quanto da te affermato, perchè errato: purtroppo, e sottolineo purtroppo, non siamo consulenti ma imprenditori nel settore servizi. Lo dice anche la legge in primis, e la nostra struttura poi. Ma parto un attimo prima: anche il consulente è un imprenditore qualora sia un autonomo, mentre ovviamente ciò non è vero quando il consulente opera come dipendente per un'impresa che gli paga lo stipendio, in quel caso il consulente è un dipendente, ed è chi lo paga ad essere un imprenditore.

Anche la tua seconda affermazione è errata, in merito al fatto che i mediatori non investono capitali. Innanzitutto per creare un'attività d' impresa servono capitali come da te considerati, quindi soldi, e mezzi. Non mi sono infatti note attività d'impresa che non necessitino di investimenti. Alcune attività richiedono più mezzi di lavoro, altre più disponibilità finanziarie, altre maggior capitale umano, altre una buona bilancia tra i tipi di capitali citati, ma tutte le attività richiedono apporti di capitale. Puoi infatti costituire una società apportando diverse forme di capitale, tra le quali, espressamente consentito, il capitale lavoro, che può essere assai più di valore del solo capitale finanziario. Quante persone con 80.000 euro sanno comprare 1 escavatore necessario ad un'impresa edile? Quante persone con gli stessi 80.000 euro possono essere ammessi alla frequenza di un master ad una scuola molto prestigiosa? Non so se rendo l'idea. Lasciamo stare il capitale necessario ad ogni specifica impresa, e parliamo piuttosto di capacità gestionale, che sia ditta edile, avvocato, o mediatore. Tutti vendiamo qualcosa quando percepiamo dei soldi, donazioni e furti a parte.
 
Ultima modifica:

Ale.

Membro Senior
Professionista
per me un Ai e' piu' inquadrato come libero professionista e per conseguenza cito la camera di commercio:
Il termin “imprenditore”esprime un concetto economico prima ancora chegiuridico.L’imprenditore è, infatti,colui che sipone - nell’ambito del sistemaeconomico –come intermediario tracoloro cheoffronocapitali e lavoro dauna parte e coloro cherichiedono ilprodotto finitodall’altra.Egli sicolloca, insomma,comeun intermediario che combinatra loro e trasformalematerie primepercrearenuova ricchezza.Da ciò gli deriva un“rischio d’impresa”, il rischio, cioè, di non riuscire acoprire i costi relativi ai fattoriproduttivi impiegati con i ricavi derivanti dai beni eservizi prodotti.Comecorrispettivo per tale rischio l’imprenditore potràfruire dell’eventuale profitto e del potere di dirigerela propria attività.Produrrebeni o servizi non significa, però, necessariamente svolgere attivitàdi impresa.Si pensi ai cosiddetti professionisti intellettuali (medici,avvocati, liberi professionisti ingenere), ossia acoloro che svolgono un’attività prevalentemente intellettuale ed offrono, quindi, ai“consumatori” unservizio. Questi ultimipotranno essere considerati imprenditori solo in quanto svolgan, oltre alla propriaprofessione, anche un’ulteriore attività che presenti tuttiicaratteri tipicidell’attività d’impresa. Si pensi, adesempio, almedico che gestisce unacasa di cura: in questa ipotesi il medico, oltre che professionista intellettuale,potrà anche essere considerato imprenditore.


Mediatore e sensale comunque non devono suscitare "tristezza" anzi sono la ragione per cui si può chiedere doppia provvigione visto che mediare configura un servizio valido per due parti.

buone ferie a tutti:festa:
 

ludovica83

Membro Vintage
Privato Cittadino
per me un Ai e' piu' inquadrato come libero professionista e per conseguenza cito la camera di commercio:
Il termin “imprenditore”esprime un concetto economico prima ancora chegiuridico.L’imprenditore è, infatti,colui che sipone - nell’ambito del sistemaeconomico –come intermediario tracoloro cheoffronocapitali e lavoro dauna parte e coloro cherichiedono ilprodotto finitodall’altra.Egli sicolloca, insomma,comeun intermediario che combinatra loro e trasformalematerie primepercrearenuova ricchezza.Da ciò gli deriva un“rischio d’impresa”, il rischio, cioè, di non riuscire acoprire i costi relativi ai fattoriproduttivi impiegati con i ricavi derivanti dai beni eservizi prodotti.Comecorrispettivo per tale rischio l’imprenditore potràfruire dell’eventuale profitto e del potere di dirigerela propria attività.Produrrebeni o servizi non significa, però, necessariamente svolgere attivitàdi impresa.Si pensi ai cosiddetti professionisti intellettuali (medici,avvocati, liberi professionisti ingenere), ossia acoloro che svolgono un’attività prevalentemente intellettuale ed offrono, quindi, ai“consumatori” unservizio. Questi ultimipotranno essere considerati imprenditori solo in quanto svolgan, oltre alla propriaprofessione, anche un’ulteriore attività che presenti tuttiicaratteri tipicidell’attività d’impresa. Si pensi, adesempio, almedico che gestisce unacasa di cura: in questa ipotesi il medico, oltre che professionista intellettuale,potrà anche essere considerato imprenditore.


Mediatore e sensale comunque non devono suscitare "tristezza" anzi sono la ragione per cui si può chiedere doppia provvigione visto che mediare configura un servizio valido per due parti.

buone ferie a tutti:festa:
Quando citi metti il link di riferimento perfavore? Grazie così è chiaro dove è "farina del tuo sacco, di quello che ti piace" e dove invece c'è un'effettiva fonte.
Grazie buone ferie anche a te.
 

desmo

Membro Attivo
Agente Immobiliare
lascerei stare le definizioni di impresa del codice civile che sono lacunose e vetuste, tantomeno le opinioni di un'agenzia delle entrate che da buon pubblico ufficio sa a malapena occuparsi di fisco con costi e strutture esorbitanti che impiega, quindi quando parlano di impresa mi fanno ridere. Semmai possiamo considerarle solo per il nostro inquadramento, che è assai controverso. Ad ogni modo, io ne ho parlato in lungo e largo: siamo dei professionisti senza i vantaggi dei professionisti, e imprenditori senza le libertà degli imprenditori. Sono anni luce che propongo di cambiare: o l'uno, con i relativi vantaggi dei professionisti, o l'altro, quindi liberi senza tutte queste limitazioni tipiche dei professionisti molto più tutelati di noi.
 

ludovica83

Membro Vintage
Privato Cittadino
lascerei stare le definizioni di impresa del codice civile che sono lacunose e vetuste, tantomeno le opinioni di un'agenzia delle entrate che sa a a malapena occuparsi di fisco. Semmai possiamo considerarle solo per il nostro inquadramento, che è assai controverso. Ad ogni modo, io ne ho parlato in lungo e largo: siamo dei professionisti senza i vantaggi dei professionisti, e imprenditori senza le libertà degli imprenditori. Sono anni luce che propongo di cambiare: o l'uno, con i relativi vantaggi dei professionisti, o l'altro, quindi liberi senza tutte queste limitazioni tipiche dei professionisti molto più tutelati di noi.
Se leggi le definizioni, che ho postato capirai che sono tutto a parte che lacunoso... perché vi definisce appunto imprenditori...
Perché la legge è chiara, voi siete imprenditori.
Chi dice l'opposto... è un suo problema di pensiero... basato su... ancora non si sa cosa...
 

desmo

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Ludovica, premetto che io di definizioni di impresa ne ho lette alcune decine, in almeno una decina di lingue, e ti assicuro che quella italiana è ridicola, la più "legale" e inflessibile, e la meno "commerciale" e indicativa della vera attività d'impresa. L'Italia è un Paese dove si parla il legalese, non la lingua della realtà, e tra i pochi Paesi dove un'attività imprenditoriale deve adeguarsi alle posizioni disponibili in camera di commercio, non il contrario. Ma di cosa stiamo parlando?
 

ludovica83

Membro Vintage
Privato Cittadino
Ludovica, premetto che io di definizioni di impresa ne ho lette alcune decine, in almeno una decina di lingue, e ti assicuro che quella italiana è ridicola, la più "legale" e inflessibile, e la meno "commerciale" e indicativa della vera attività d'impresa. L'Italia è un Paese dove si parla il legalese, non la lingua della realtà.
A me sembra molto chiara, senza scomodare le definizioni estere.
Migliorabile? SI
Ma mi sembra che non dia spazio a molte altre interpretazioni, perché non può colmare anche le carenze grammaticali, per queste ci sono i dizionari.
 

desmo

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Non intendevo negare la correttezza semantica della definizione nostrana di impresa, ma quanto pensando solo a questa, e a null'altro, si finisca per avere posizioni come la nostra che non è nè carne nè pesce dove in tempi di crisi non si ha spazio di manovra. Cioè: l'antiimpresa
 

Rosa1968

Membro Storico
a volte leggere alcuni post mette tanta tristezza :pollice_verso:
Molto triste. Ma sai molti pensano che il lavoro si debba fare da solo il minimo indispensabile e poi si lamentano. Siamo alle solite. Chi pensa di poterlo fare come doppio lavoro con alle spalle un posto fisso chi si diletta a farlo per amici e parenti .. Mettendoli a rischio abbiamo a che fare con chi bla bla bla. Io l'anno lo sento addosso e rispetto chi come me si da da fare grande o piccolo che sia. Certi elementi mi fanno solo ridere per quello che serve. Proseguo nella mia cara domenica! 2 agosto.
 

Gratis per sempre!

  • > Crea Discussioni e poni quesiti
  • > Trova Consigli e Suggerimenti
  • > Elimina la Pubblicità!
  • > Informarti sulle ultime Novità

Discussioni simili a questa...

Alto