La mia opinione è che la nostra situazione sia border line, ma molto più spinta verso l'attività professionale che imprenditoriale, e l'ho sempre pensato, ma la legge non è d'accordo. E oggi, secondo me, a ragione, perchè ai professionisti sono richiesti requisiti che a noi invece non sono richiesti, e responsabilità che noi non abbiamo. La nostra figura è nata nell'89 quando non c'era internet e un ufficio che stampava locandine pubblicitarie all'esterno di un locale e organizzava incroci tra domanda ed offerta era considerata un'attività economica. Oggi non è più cosi, non è più sufficiente, ma la legge è rimasta al 1989, e GIUSTAMENTE non possiamo essere considerati profesisonisti che studiano 7 anni e sostengono un esame di stato (geometri a parte, scandaloso, aggiungo e sottolineo).
CHAPEAU!!!! Desmo, rivaluti la categoria con la sola tua presenza e autocritica.
assolutamente d'accordo. Gmp pur essendo molto intelligente è un po' inasprito con la categoria.Il fatto che non si rischia nulla come dice gmp non è vero però, le spese per la struttura e il marketing sono notevoli, del resto, lo sono anche quelle dell'architetto che vuole mantenere uno studio, pertanto dovremmo separare il rischio, che è di tutti gli autonomi, dal concetto di imprenditore.
anche su questo mi trovi d'accordoSe parliamo di concetti economici, io sono categorico: per me tutti vendiamo qualcosa, siamo tutti imprenditori di noi stessi. Anche lo stipendiato lo è, perchè si rivende le sue competenze, e se crescono, se le rivenderà ad altri a maggior prezzo. Lo statale idem, ma in regime di monopolio, lo stipendio aumenta per anzianità e non per produzione, e visto che nella migliore delle ipotesi, cioè se dirigente, è un burocrate, non si rivende competenze a nessuno perchè non ne ha . Pertanto esce un pò fuori dagli schemi del business.
Io la mia idea l'ho espressa, ho aperto due sondaggi, vinti entrambi, ma a parte il pupazzetto speditomi dal mio amico immaginario non hanno avuto altre conseguenze. Quindi me ne frego e mi rimetto alla volontà dei miei colleghi pigroni che preferiscono vedere questo lavoro morto in 15 anni che mettersi davanti ai libri, e della camera di commercio, dell'agenzia delle entrate, e del legislatore, che lavorando dal mercoledi pomeriggio al giovedi mattina, e selezionando accuratamente il proprio personale in base alla competenza "cognome", applicano sempre e solo la nota strategia gestionale "fin quando la barca va lasciala andare"