O
Oris
Ospite
Piccolo OT per ricordare chi siamo a chi ha velleità da professionismo...
impittaro ha detto una cosa sacrosanta: siamo commercianti, ma non vendiamo nulla, infatti non siamo nemmeno commercianti ma AUSILIARI.
Il commerciante cosa fa? Compra un prodotto e lo rivende con un ricarico.
L'ausiliario cosa fa? Aiuta il commerciante o il commercio agevolando i contatti e le transazioni.
Per questa sua opera, indispensabile al commercio, prende una provvigione.
Tale compenso è direttamente proporzionale al numero di transazioni e alle spese vive, oltre alla frequenza delle stesse.
Non ci sono opzioni, la mediazione o l'ausilio di un mandatario la si paga, nel mondo da anni, e non accenna a cambiare, non ci sono pasti gratis, gente, siate voi AI o clienti, tutto si paga.
Quanto è il giusto prezzo per un bene/servizio?
Il giusto prezzo è quel prezzo che pagato, permette a chi opera di campare e continuare la propria attività e a chi paga di poter esser pagato, in proporzione alle proprie possibilità.
Le case vengono vendute in un numero finito di transazioni annue (NTN) e quel numero è la misura del giro di affari potenziale per TUTTI gli operatori del settore.
A questo vanno aggiunte le locazioni e gli affitti.
Oltre non si può andare.
Avendo un numero finito e non direttamente influenzabile dagli operatori (si può agevolare una vendita, anticipandone gli effetti, ma quando uno ha comprato casa potenzialmente è a posto per un po di anni) si potrebbe anch edire che se in un anno le compravendite salissero a dismisura, per ovvi motivi ci si dovrebbe aspettare una flessione corrispondente negli anni successivi, complice anche la sovrabbondanza di costruito.
Quindi, parlare di diminuzione dei costi per intermediazione alle strutture che operano è una utopia, specie con l'aumento del loro numero: la concorrenza in questo settore non porta a diminuzioni di prezzo.
Il principio sopra descritto invece decade cambiando la natura stessa del servizio, per esempio, oggi, si presentano persone che offrono un servizio simile (non assolutamente equiparabile, ma potenzialmente simile) dove tu cliente PAGHI SUBITO una cifra e sei a posto.
Il principio si basa su un assunto semplice:
Spesso in agenzia piccola ho 100 immobili in archivio e se il mercato tira ne vendo 10, quindi a una media ipotetica di 200mila euro a compravendita abbiamo 4000 + 4000 = 8000 eurilli o 6000 + 6000 = 12mila eurilli moltiplicato 8 (numero medio di compravendite ipotetico annue) 80-120mila eurilli (che molti di noi magari vorrebbero aver incassato nel 2009...).
Con il metodo sopra detto invece magari ho 100 immobili in archivio, dove devo solo organizzare le visite o inoltrere e-mail (non farle) se richiesto, e prendo 1000 euro ognugno = 100mila euro, anticipati, freschi, a zero spese.
Infatti non devo telefonare, lo fanno i clienti, non devo ricercare, lo fa il sistema informatico e il problema è dei clienti... si chiama esternalizzazione dei costi.
Certo nulla ha a che vedere coon quello che facciamo noi, che è una marea di attività in più, ma che non sono trasparenti all'utente...
impittaro ha detto una cosa sacrosanta: siamo commercianti, ma non vendiamo nulla, infatti non siamo nemmeno commercianti ma AUSILIARI.
Il commerciante cosa fa? Compra un prodotto e lo rivende con un ricarico.
L'ausiliario cosa fa? Aiuta il commerciante o il commercio agevolando i contatti e le transazioni.
Per questa sua opera, indispensabile al commercio, prende una provvigione.
Tale compenso è direttamente proporzionale al numero di transazioni e alle spese vive, oltre alla frequenza delle stesse.
Non ci sono opzioni, la mediazione o l'ausilio di un mandatario la si paga, nel mondo da anni, e non accenna a cambiare, non ci sono pasti gratis, gente, siate voi AI o clienti, tutto si paga.
Quanto è il giusto prezzo per un bene/servizio?
Il giusto prezzo è quel prezzo che pagato, permette a chi opera di campare e continuare la propria attività e a chi paga di poter esser pagato, in proporzione alle proprie possibilità.
Le case vengono vendute in un numero finito di transazioni annue (NTN) e quel numero è la misura del giro di affari potenziale per TUTTI gli operatori del settore.
A questo vanno aggiunte le locazioni e gli affitti.
Oltre non si può andare.
Avendo un numero finito e non direttamente influenzabile dagli operatori (si può agevolare una vendita, anticipandone gli effetti, ma quando uno ha comprato casa potenzialmente è a posto per un po di anni) si potrebbe anch edire che se in un anno le compravendite salissero a dismisura, per ovvi motivi ci si dovrebbe aspettare una flessione corrispondente negli anni successivi, complice anche la sovrabbondanza di costruito.
Quindi, parlare di diminuzione dei costi per intermediazione alle strutture che operano è una utopia, specie con l'aumento del loro numero: la concorrenza in questo settore non porta a diminuzioni di prezzo.
Il principio sopra descritto invece decade cambiando la natura stessa del servizio, per esempio, oggi, si presentano persone che offrono un servizio simile (non assolutamente equiparabile, ma potenzialmente simile) dove tu cliente PAGHI SUBITO una cifra e sei a posto.
Il principio si basa su un assunto semplice:
Spesso in agenzia piccola ho 100 immobili in archivio e se il mercato tira ne vendo 10, quindi a una media ipotetica di 200mila euro a compravendita abbiamo 4000 + 4000 = 8000 eurilli o 6000 + 6000 = 12mila eurilli moltiplicato 8 (numero medio di compravendite ipotetico annue) 80-120mila eurilli (che molti di noi magari vorrebbero aver incassato nel 2009...).
Con il metodo sopra detto invece magari ho 100 immobili in archivio, dove devo solo organizzare le visite o inoltrere e-mail (non farle) se richiesto, e prendo 1000 euro ognugno = 100mila euro, anticipati, freschi, a zero spese.
Infatti non devo telefonare, lo fanno i clienti, non devo ricercare, lo fa il sistema informatico e il problema è dei clienti... si chiama esternalizzazione dei costi.
Certo nulla ha a che vedere coon quello che facciamo noi, che è una marea di attività in più, ma che non sono trasparenti all'utente...