Se un proprietario affida la vendita di un suo immobile del valore di 300.000 euro ad un agente immobiliare in gamba (provvigione del 3% da entrambe parti) e questi conclude la vendita dopo due giorni, il mediatore incasserà, velocemente e senza battere ciglio, 18.000 euro più IVA di parcella.
Fin qui, solo sorrisi e brindisi.
Ma se un altro proprietario affida allo stesso agente immobiliare un immobile di difficile commerciabilità e questi, dopo 2 anni, 120 visite andate a vuoto, tanta buona volontà e alcune notevoli incavolature, non riesce a rivenderlo a nessuno, non beccherà un euro che sia uno.
Si dirà: sono gli incerti del mestiere.
I rischi della libera professione.
Queste sono le regole da accettare: o bere a garganella o rimanere all’asciutto.
Bello a dirsi: difficile, però, praticare la virtù della pazienza quando il piatto dell’azienda piange.
Ma insomma, non ci potrebbe essere una strada a metà tra il tracannare a grandi sorsi e il morire di sete?
Per il mediatore non potrà mai valere il detto latino:in medio stat virtus?
Gli operatori immobiliari potranno mai trovare un' ottimale moderazione cioè una una posizione intermedia tra l'ottimo e il pessimo, tra il massimo e il minimo, nei loro affari e nei loro guadagni?
Oppure la "mediocrità aurea" non è fatta per loro?
Fin qui, solo sorrisi e brindisi.
Ma se un altro proprietario affida allo stesso agente immobiliare un immobile di difficile commerciabilità e questi, dopo 2 anni, 120 visite andate a vuoto, tanta buona volontà e alcune notevoli incavolature, non riesce a rivenderlo a nessuno, non beccherà un euro che sia uno.
Si dirà: sono gli incerti del mestiere.
I rischi della libera professione.
Queste sono le regole da accettare: o bere a garganella o rimanere all’asciutto.
Bello a dirsi: difficile, però, praticare la virtù della pazienza quando il piatto dell’azienda piange.
Ma insomma, non ci potrebbe essere una strada a metà tra il tracannare a grandi sorsi e il morire di sete?
Per il mediatore non potrà mai valere il detto latino:in medio stat virtus?
Gli operatori immobiliari potranno mai trovare un' ottimale moderazione cioè una una posizione intermedia tra l'ottimo e il pessimo, tra il massimo e il minimo, nei loro affari e nei loro guadagni?
Oppure la "mediocrità aurea" non è fatta per loro?