Ruggero78

Membro Ordinario
Privato Cittadino
Abito in un appartamento sito al piano terra con giardino privato accessibile sia dall'interno di casa mia, sia da un cancello esterno indipendente. L'appartamento al piano terra fa parte di un edificio di 2 piani con altri 4 appartamenti abitati da altri condomini.

Vorrei sfruttare il piano casa della regione Lazio e ricavare un'altra stanza nel mio giardino. (il 20% al max della metratura dell'appartamento)

Per fare questo serve l'autorizzazione degli altri condomini (maggioranza o totale) o posso proccedere autonomamente rispettando le distanze e tutti i paramentri di riferimento?

Piccolo particolare: essendo 5 condomini non esistono nè un vero e proprio amministratore nè un regolamento di condominio...

Grazie a tutti in anticipo
 

cafelab

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Buongiorno,
Il piano casa della regione Lazio prevede per le abitazioni che come la tua hanno un accesso autonomo la possibilità di sfruttare il 20% della SUL dell'appartamento fino a 70mq
Tuttavia è necessario presentare un progetto complessivo di tutto il palazzo, gli altri condomini si divideranno un'altra quota indipendente dalla tua

http://www.regione.lazio.it/binary/rl_main/tbl_focuson/Brochure_PianoCasa.pdf
 

cafelab

Moderatore
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Professionista
È una questione da avvocati, ho trovato qualche sentenza che nega la possibilità in quanto così facendo ci si andrebbe ad appropriare in via definitiva di una proprietà:

- il rilascio di un titolo abilitativo per l'edificazione di opere su area pertinenziale indivisa (benché in uso esclusivo) contrasta con il disposto dell'art. 1102, del C.C. che vieta, in assenza. di uno specifico accordo concluso tra tutti i titolari del diritto, che il singolo partecipante possa attrarre la cosa comune - o una sua parte - nell'orbita della propria disponibilità esclusiva, in maniera. differente dai termini funzionali originariamente praticati. Ovvero, con il sorgere dì nuove opere edilizie nell'area di pertinenza comune, non si rientrerebbe più nell'ambito dell'uso esclusivo consentito, ma nell'appropriazione definitiva, per legittimare la quale è necessario il consenso negoziale (espresso in forma scritta 'ad substantiam') di tutti i comproprietari. Nel caso di occupazione esclusiva e stabile, ogni utilizzo (anche minore, in relazione a minori esigenze prospettabili), da parte degli altri comproprietari, sarebbe quindi impossibile, e tenderebbe ad escludere qualsiasi ipotesi di sfruttamento anche per passaggio di canalizzazioni di qualsivoglia genere;
 

Ruggero78

Membro Ordinario
Privato Cittadino
Per il giardino si parla di "area di pertinenza esclusiva con annesso giardino e cortile".
Un paio di mesi fa un tecnico del Comune di Roma mi ha detto che il parere dei condomini non serviva, e nella mia situazione (ingresso al giardino indipendente dall'esterno) bastava rispettare tutti i parametri per le distanze ecc. ecc.
Il problema è che ho il solito vicino rompiscatole e rosicone, che sicuramente non darebbe il suo nulla osta...
 

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