qui la situazione è seria, c'è poco da scherzare. Si prospetta un altro semestre durissimo per le agenzie immobiliari. Il mio amico Agenti Immobiliari sta tentando di cambiare lavoro. A Milano, nella grande, utopica, intoccabile Milano dove va tutto benissimo....quindi non oso pensare che cosa stia accadendo realmente altrove.
Magari va meglio...
Analizza i costi che il tuo amico deve sostenere per acquistare il negozio o l'ufficio o in alternativa locarlo.
Pensa a quanto del suo tempo deve trascorrere nel traffico e quindi quanto tempo gli resta per il lavoro realmente produttivo.
Rifletti sul personale che dovrà impiegare per recuperare le informazioni su chi vende e seguire questi contatti in un mercato dove la conoscenza diretta del venditore può solo essere una fortuita casualità.
Con ampi volumi è certo meglio operare in un mercato come quello milanese dove rispetto alle provvigioni percepite i costi possono essere meglio assimilati ma in un mercato rallentato quel genere di costi diventano insostenibili senza un adeguato numero di compravendite mensili tali da giustificarli, in alternativa finisci per lavorare per pagare quelli...
In uno scenario del genere sicuramente è più vantaggiosa la situazione che si può vivere in provincia.
Il trffico minore garantisce più rapidi spostamenti e quindi un maggior volume giornaliero di lavorato, i costi dei locali sia che si tratti di acquisto che di affitto possono essere meglio assorbiti e sono sicuramente meno
problematici di quelli milanesi e si può fare il medesimo lavoro con un minore impiego di personale in quanto tutti ci si conosce e quindi ( se godo di fama di persona seria e capace) spesso vieni cercato da gentecheintende comprare o venderesenza che debba essere tu a spendere tempo e denaro per inseguirli...