E se, al contrario, il pignoramento lo subisce la banca?
Pubblico quanto recentemente successo alla Banca Nazionale del Lavoro per anatocismo:
Caso Bnl, l'imprenditore ora sfida Bankitalia
«Per i cittadini il pignoramento è la morte civile, ma cosa accade se è la banca il debitore?»
SASSARI. Se un cittadino viene colpito da un pignoramento, scatta la segnalazione alla centrale rischi con conseguenze che gli complicano la vita economica. «Ma cosa accade se a non pagare è una banca?».
Lo chiederà Paolo Mannoni proprio a Bankitalia, in una lettera dove allegherà il verbale di pignoramento su Bnl.A giugno, l'imprenditore caseario di Thiesi ha vinto la causa contro Bnl-Paribas, condannata per "anatocismo"(interessi calcolati su capitale già aumentato di interessi), a pagargli circa 820mila euro.
Non volendo sapere di versare quanto imposto dal tribunale, l'istituto si è visto pignorare, giovedì scorso, denaro in cassa per oltre un milione di euro (820mila euro più circa una quota di due decimi come a garanzia).
Soldi che ora sono nella disponibilità del tribunale, non certo di Mannoni, costretto a una nuova istanza al giudice per farseli accreditare.
«Ma per la banca, a differenza che per i comuni mortali - spiega l'imprenditore - non ci sarà alcuna conseguenza, mentre per uno di noi il pignoramento di beni come la casa o l'azienda è quasi la morte civile».
Ecco perché lunedì si rivolgerà direttamente a Palazzo Koch, con una missiva, per chiedere reciprocità, e sollecitare un intervento che colmi la differenza di conseguenze tra gli istituti di credito e i cittadini senza rete.
«Bnl è debitrice esecutata, una parte dei suoi fondi sono sotto pignoramento. Come può continuare nella sua attività creditizia?», è la domanda di Mannoni.
Ovviamente, sembra difficile immaginare una possibile reazione da parte di Via Nazionale, dalla quale dipende la Centrale rischi, ovvero quel sistema "informativo sull'indebitamento della clientela delle banche", sorta di libro nero dei cattivi pagatori. Imperscrutabili i meccanismi che scattano se ad essere cattivo pagatore non è il cliente che accende il mutuo e non riesce a pagare la rata semestrale oppure l'imprenditore assiediato da tasse e interessi passivi, bensì uno degli ingranaggi del sistema creditizio: una banca, appunto.