Concorda con il venditore un appuntamento sul posto in presenza di un tecnico (meglio se di tua fiducia) per fargli vedere l'immobile e poter capire se le difformità siano sanabili urbanisticamente...
Parli di ampliamento della cantina e spero si tratti di eliminazione dell'intercapedine e non di un vero e proprio aumento di cubatura (nel secondo caso non sanabile a meno che non venga fuori qualcosa di adeguato dal piano casa, sul quale la Regione Lazio deve esprimersi entro la fine del mese), se si tratta di spostamento di pareti e conseguente diversa distribuzione interna, si risolve con una DIA in sanatoria, per quanto riguarda il bagno in mansarda dipende da come è accatastata la stessa...se è uno stenditoio o locale di sgombero ed ha di conseguenza un'altezza minima (si intende la media) adeguata, può dotarsi di bagno e lo si può inserire nella DIA, se è accatastata come locale tecnico la vedo complicata...comunque, bisogna sentire il parere del Municipio nel quale è ubicato l'immobile perché a Roma, da Municipio a Municipio, possono cambiare i regolamenti.
I costi li dovrebbe sostenere l'attuale proprietario perché è un suo onere e suo dovere avere l'immobile in regola e finché non lo è non è nemmeno vendibile.
Il primo luglio del 2010 è entrata in vigore la norma che prevede la nullità degli atti di compravendita stipulati per immobili il cui stato di fatto non sia conforme alla planimetria catastale e/o non abbiano l'allineamento catastale (ovvero, la giusta intestazione della proprietà sulla visura catastale aggiornata).