teoserri

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Buonasera a tutti,
ringrazio anticipatamente per il supporto che mi darete perché ho un problema e non so più come uscirne.
A Settembre 2016 presento all'agenzia proposta d'acquisto per un immobile dando 5.000€ di deposito cauzionale fissando come data ultima per il rogito (tramite mutuo bancario) il 31/12/2016.
Ritardo di documentazione non imputabile al sottoscritto (come svariate successioni di diversi eredi) mi hanno portato fino al mese di Marzo 2017.
Ora che sembra tutto ok, la perizia (fatta da un agente Cribis) risulta negativa perche pur avendo fatto dei lavori nel '63 (trasformando un unico vano in tre vani) il corretto riaccatastamento e' stato eseguito solo nel 2016 ed il perito mi dice che pur sembrando palese che struttura e lavori siano effettivamente dell'epoca, non c'è un documento "ufficiale" che lo attesti.
Quale documento potrebbe liberarmi da questo ennesimo contrattempo a me non imputabile? Poi, siccome non ne posso più..vorrei capire se posso anche prendere la palla al balzo per: A) annullare proposta d'acquisto riprendendomi il deposito cauzionale B) se A é fattibile abbassare il prezzo d'acquisto.
 

ab.qualcosa

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Agente Immobiliare
A naso, ma sarebbe utile sentire un tecnico in proposito (@mata @cafelab), il rifiuto della banca sembrerebbe di natura discrezionale e non relativo ad una inadempienza della controparte.
Se così fosse la risposta sembrerebbe no sia ad A che a B.
 

davideboschi

Membro Assiduo
Privato Cittadino
Il fatto che l'aggiornamento delle schede e mappe catastali sia stato fatto molto tempo dopo è un'irregolarità, ma, ora che i documenti sono conformi, il pregresso non costituisce un'ostacolo oggettivo alla concessione del mutuo.
Come dice @ab.qualcosa , la banca eroga i prestitit a chi vuole (purtroppo, come sanno certi correntisti di banche malmesse), e non esiste una normativa che dà diritto a un prestito bancario. Quindi se la banca non vuole darti il mutuo ti dice no e basta, o ti rifila una scusa qualsiasi di comodo.

Nel tuo caso, la motivazione data dalla banca sa di scusa.

Ci potrebbe essere un'altra spiegazione.
E' logico che un immobile ristrutturato nel '63 non abbia lo stesso valore di uno ristrutturato nel 2016. Forse il fatto che le schede fossero del 2016 ha generato il malinteso. A un primo esame è sembrato che l'immobile avesse un certo valore, poi confrontando le carte e la realtà ci si è accorti che non era così. E addio mutuo.

Venendo alle tue domande:

Puoi riprenderti la cauzione se nella proposta c'era la sospensiva relativa alla delibera del mutuo, oppure se si trattava di anticipo e non di caparra confirmatoria. Bisogna sapere cosa c'era scritto nella proposta.

Abbasasre il prezzo è a discrezione del venditore. A meno che lui, nascondendoti (anche inconsapevolmente) determinati vizi dell'immobile o altre informazioni, ti abbia indotto in errore sul reale valore dell'immobile. In questo caso avresti un appiglio per ritenere la proposta viziata fin dall'inizio, e quindi nulla, con diritto a riavere la caparra, o a ritenerla comunque valida ma con un prezzo più basso.
 
Ultima modifica:

teoserri

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Ragazzi, grazie per le info! Siete sempre pronti a dispensare consigli!
Forse si risolve con le foto aeree eseguite all'epoca, dimostrando che esternamente non ha subito nessuna variante.
 

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