Grazie SALVES per la soluzione. Vorrei ancora spiegarti una cosa.
nell'atto di vendita (quello con il quale i miei genitori avevano acquistato nel 1983 l'immobile) viene riportato quanto segue:
- al piano sotterraneo la cantina distinta con il numero 3 nella relativa pianta del relativo piano compresa
nella succitata planimetria, fra i confini: corridoio comune, cantina 2, cortile comune e cantina 4.
- nel sottotetto una piccola porzione adibita a ripostiglio.
Il notaio cerca nell'atto precedente come descritto sopra e non trova assolutamente le planimetrie della cantina e del sottotetto, mentre quello dell'immobile esiste.
Al catasto esiste una planimetria, ma questa riporta la cantina ed il sottotetto in zone errate.
Quindi con questo scenario, tu pensi che un professionista possa fare tutte le verifiche in merito, stabilire quali sono le mie reali pertinenze e sistemare la situazione al catasto e quindi procedere con l'atto, senza necessariamente scorporare le pertinenze dall'immobile?
Altra cosa importante, la cantina e il sottotetto che attualmente utilizziamo, li utilizziamo da circa 30 anni, e da una verifica che ho eseguito dai condomini, non risultano di altri proprietari.
Ringrazio tutti per la consulenza, che mi crea la speranza (spero certezza) di non dover scorporare le pertinenze dall'immobile che i miei genitori prima della loro morte hanno acquistato con tanti sacrifici.
Saluti