Salve, ho un problema che mi coinvolge in via indiretta e al quale spero possiate darmi consiglio.
Lo scorso anno ho acquistao un appartamento di un condominio. Nessun problema pervenuto durante la registrazione dell'atto e la planimetria catastale rispecchia l'appartamento. Fin qui tutto bene ma il problema sembra sia a monte, e quindi dovrò fare un pò di storia perchè la questione è un po' ingarbugliata:
Il mio appartamento (chiamiamolo appartamento X) era fino al 2004 di proprietà della moglie del mio vicino di casa (abitante nell'appartamento Y). Questi, avendo tra marito e moglie due appartamenti a disposizione, decisero (mi pare nel 1986) di "togliere" una stanza con terrazzo da X e aggiungerla a Y.
Non so bene le operazioni che sono state fatte da quel momento fino al 2004, fattostà che coloro che acquistarono X fecero una modifica interna, presentando la dovuta variazione al Catasto.
Nel 2013 ho acquistato X.
Adessola la moglie del mio vicino (morto di recente) sta vendendo Y ma è incappata in un problema. La stanza tolta da X e data a Y non risulta al Comune (ma sembra comunque sempre di proprietà della signora) e quindi hanno avviato una santoria, chiedendo a me di firmare un foglio dove comprovo che è tutto in regola (la signora ha specificato che tutte le spese saranno a suo carico).
Quello che mi chiedo è: io della stanza l'ho saputo solo in seguito, perchè tanto interesse in questa mia firma? Non è che me la stanno chiedendo perchè io potrei in qualche modo valere un qualche diritto di proprietà sulla stanza?
Aggiungo che quando ho saputo della stanza ero intenzionato a presentarmi dalla vicina per riacquistarla (la signora però non l'avevo mai vista di persona perchè anziana e non usciva mai... quindi mi peritavo a presentarmi alla sua porta così dal nulla), ma ho solo saputo di recente - e per caso - che la signora aveva avviato una compravendita e il compromesso era già stato fatto dal notaio (nessun cartello di vendesi era stato affisso)...
Cosa devo fare? Devo effettivamente firmare quel foglio? O la cosa spetta al precedente inquilino?
Lo scorso anno ho acquistao un appartamento di un condominio. Nessun problema pervenuto durante la registrazione dell'atto e la planimetria catastale rispecchia l'appartamento. Fin qui tutto bene ma il problema sembra sia a monte, e quindi dovrò fare un pò di storia perchè la questione è un po' ingarbugliata:
Il mio appartamento (chiamiamolo appartamento X) era fino al 2004 di proprietà della moglie del mio vicino di casa (abitante nell'appartamento Y). Questi, avendo tra marito e moglie due appartamenti a disposizione, decisero (mi pare nel 1986) di "togliere" una stanza con terrazzo da X e aggiungerla a Y.
Non so bene le operazioni che sono state fatte da quel momento fino al 2004, fattostà che coloro che acquistarono X fecero una modifica interna, presentando la dovuta variazione al Catasto.
Nel 2013 ho acquistato X.
Adessola la moglie del mio vicino (morto di recente) sta vendendo Y ma è incappata in un problema. La stanza tolta da X e data a Y non risulta al Comune (ma sembra comunque sempre di proprietà della signora) e quindi hanno avviato una santoria, chiedendo a me di firmare un foglio dove comprovo che è tutto in regola (la signora ha specificato che tutte le spese saranno a suo carico).
Quello che mi chiedo è: io della stanza l'ho saputo solo in seguito, perchè tanto interesse in questa mia firma? Non è che me la stanno chiedendo perchè io potrei in qualche modo valere un qualche diritto di proprietà sulla stanza?
Aggiungo che quando ho saputo della stanza ero intenzionato a presentarmi dalla vicina per riacquistarla (la signora però non l'avevo mai vista di persona perchè anziana e non usciva mai... quindi mi peritavo a presentarmi alla sua porta così dal nulla), ma ho solo saputo di recente - e per caso - che la signora aveva avviato una compravendita e il compromesso era già stato fatto dal notaio (nessun cartello di vendesi era stato affisso)...
Cosa devo fare? Devo effettivamente firmare quel foglio? O la cosa spetta al precedente inquilino?