Alessandro Frisoli

Fondatore
Agente Immobiliare
Però ragazzi, siamo proprio in Italia, culla della certezza del diritto !

Io sapevo che anche una piccola modifica rendeva l'atto nullo (altra italica pazzia) e quindi occorreva rifare sempre le schede.

Giustamente Silvana ha fatto però notare, con circolari alla mano, che in caso di lievi difformità non è necessaria una nuova scheda.

Anche se non riesco a dare torto nè a Marco nè a Marcelogall.

Sappiamo tutti che l'Italia è il paese dei cavilli quindi?
 

svankmajer

Membro Junior
Privato Cittadino
Grazie per tutti gli interventi. Vorrà dire che farò notare la lieve difformità al compratore, rimandando gli articoli citati da Silvana, e chiederò (a lui e/o al suo notaio) se ritengono necessaria la modifica oppure no.

Approfitto per chiedere: che voi sappiate, mediamente quanto tempo potrebbe richiedere una modifica del genere? Cioè, più questione di giorni o di mesi? (Chiedo per potermi muovere nel caso con anticipo).
 

SALVES

Membro Senior
Professionista
Rimane il fatto che anche quando si virrebbe censire lo spostamento della porta, quale causale usare per giustificare la variazione docfa, visto che per queste variazioni sia la norma quanto anche una circolare esplicativa dell'agenzia del territorio sopra menzionata da Silvana non prevede la dichiarazione di tale variazione?
Ciao salves
 

Alvisets

Membro Ordinario
Infatti. Secondo me è corretto che tu lo faccia notare all'acquirente, magari anche riportandolo che c'è una lieve discrepanza tra stato di fatto e planimetria che però non ne inficia la commerciabilità. Il notaio deve verificare che tra le parti ci sia un accordo e che non si sia cercato di nascondere qualcosa. Se l'altro è consenziente allora è ok.
 

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