E da cosa lo evinci? La LAV e i suoi legali, basandosi sulla giurisprudenza, la pensano in maniera diversa:
[La nuova norma va a incidere sui regolamenti esistenti di natura contrattuale e assembleare facendo cadere tutte le limitazioni o divieti al possesso di animali domestici. Come sostiene la giurisprudenza in tema di successione di leggi nel tempo, le norme sopravvenute privano le clausole contrattuali vigenti della capacità di produrre effetti ulteriori nel futuro.]
Non ne dubito:
Io preferisco l'interpretazione che riscontro in:
La riforma del condominio
Saverio Fossati
sole24ore
pag. 24
"Nulla sembra cambiare, però, per i regolamenti in essere perchè la nuova disposizione di legge, in quanto non diretta a tutelare un interesse di ordine pubblico, è destinata ad avere efficacia solo per il futuro, in forza del principio generale vigente nel nostro ordinamento della irretroattività della legge.
La norma non è comunque tra quelle che la legge considera inderogabili, talchè il divieto ben può continuare ad esistere anche in futuro in un regolamento di natura contrattuale, purchè la relativa clausola sia trascritta nei pubblici registri immobiliari perchè altrimenti non è opponibile al nuovo acquirente dell'unità immobiliare sita in condomio".
2 punti di vista diversi, di cui tenere conto, non ti pare?