Alcune considerazioni personali.
L'unico esempio di rete immobiliare creata dall' "alto", nel nostro paese, che mi ricordi, è stata Pirelli RE.
Una rete che poteva contare su uno dei marchi Italiani può importanti al mondo, su budget economici elevatissimi, e su un management di primo piano. Su una presenza nell'immobiliare, benché non specifica nell'intermediazione, di non secondaria importanza.
Gli esiti di questo progetto sono noti.
Nel passato è capitato pure che le banche si occupassero in prima persona di altre questioni, magari anche più affini al proprio core business... pensiamo all'assicurazione auto... con una capacità di penetrazione nel mercato, nonostante le imponenti campagne pubblicitarie, piuttosto marginale.
Esempi di gestione diretta della vendita da parte di strutture creditizie ne ho proprio accanto a me. Il negozio che confina con l'agenzia di Riccione viene proposto in vendita da "Arianna", vorrei poter riferire malamente... ma sarebbe, in questo caso, quasi un complimento. E non si tratta dell'immobile di un cliente in difficoltà: è una loro proprietà... ed Arianna prova a venderlo e/o affittarlo da più di 3 anni... alla faccia della novità!
Invece nell'ultimo mutuo sottoscritto con Unicredit, il direttore di filiale ha impostato la pratica facendo perdere il 50% della detrazione sugli interessi passivi, per mera incompetenza....
Né credo si possa valutare la questione solo in base all'indiscutibile ed illimitata capacità economica di un competitor ancora grossolano e piuttosto incapace, il cui successo, secondo me, potrebbe essere più legato alle nostre inettitudini che al loro presunto valore.
Sui portali infine nessuna preoccupazione. Sono presente su immobiliare.it, casa.it, idealista.it senza 1 annuncio top a pagamento e l'utilizzo da parte delle banche di un posizionamento a pagamento non mi preoccupa minimamente (se poi continuassero a sprecare 15 annunci top per le diverse tipologie in vendita nella stessa palazzina... ancora di meno!).
L'unico esempio di rete immobiliare creata dall' "alto", nel nostro paese, che mi ricordi, è stata Pirelli RE.
Una rete che poteva contare su uno dei marchi Italiani può importanti al mondo, su budget economici elevatissimi, e su un management di primo piano. Su una presenza nell'immobiliare, benché non specifica nell'intermediazione, di non secondaria importanza.
Gli esiti di questo progetto sono noti.
Nel passato è capitato pure che le banche si occupassero in prima persona di altre questioni, magari anche più affini al proprio core business... pensiamo all'assicurazione auto... con una capacità di penetrazione nel mercato, nonostante le imponenti campagne pubblicitarie, piuttosto marginale.
Esempi di gestione diretta della vendita da parte di strutture creditizie ne ho proprio accanto a me. Il negozio che confina con l'agenzia di Riccione viene proposto in vendita da "Arianna", vorrei poter riferire malamente... ma sarebbe, in questo caso, quasi un complimento. E non si tratta dell'immobile di un cliente in difficoltà: è una loro proprietà... ed Arianna prova a venderlo e/o affittarlo da più di 3 anni... alla faccia della novità!
Invece nell'ultimo mutuo sottoscritto con Unicredit, il direttore di filiale ha impostato la pratica facendo perdere il 50% della detrazione sugli interessi passivi, per mera incompetenza....
Né credo si possa valutare la questione solo in base all'indiscutibile ed illimitata capacità economica di un competitor ancora grossolano e piuttosto incapace, il cui successo, secondo me, potrebbe essere più legato alle nostre inettitudini che al loro presunto valore.
Sui portali infine nessuna preoccupazione. Sono presente su immobiliare.it, casa.it, idealista.it senza 1 annuncio top a pagamento e l'utilizzo da parte delle banche di un posizionamento a pagamento non mi preoccupa minimamente (se poi continuassero a sprecare 15 annunci top per le diverse tipologie in vendita nella stessa palazzina... ancora di meno!).