Grazie Piero,
ottimo consiglio, ma questo valore vale per tutte le tipologie di agenzie che vogliono vendere?
Presumo, forse sbagliando, che tu ritieni che si può partire "da zero" con impegno e dedizione.
Pienamente d'accordo.
Anche io avevo fatto questa valutazione, ma avere:
- un luogo fisico "storico"
- dei clienti "fidelizzati"
- una serie di immobili già in portafoglio
potrebbero essere cose importanti per una persona come me che parte da zero e senza esperienza.
Le 20.000€ che mi hai consigliato rappresentano proprio il valore di questi elementi che ho indicato Piero?
Grazie per il tempo e i preziosi consigli che mi stai dando Piero
Intanto "Piero" anche no.
Faccio una premessa.
Quando si parla di affiancamento nella vendita di un'attività mi riferisco a quel periodo transitorio di lavoro normalmente non retribuito il cui apporto verrebbe prevalentemente quantificato nel prezzo della cessione.
Rapporto di collaborazione ed affiancamento sono per me cose diverse e distinte. Nel caso di vendita di un'agenzia credo che il passaggio delle redini possa essere effettuato in non più di 30 giorni.
Impensabile che il vecchio titolare stazioni all'interno dell'ufficio per 10 ore solo al fine di presentare quei 2/3 vecchi clienti che potrebbero entrare in agenzia ogni giorno.
Impensabile se non all'interno di un rapporto di collaborazione... che ovviamente nulla avrebbe a che vedere con la quantificazione del valore di un'attività, né si potrebbe limitare ad una mera gestione del pregresso.
Questo non significa che il vecchio titolare debba essere sbattuto fuori. Sarà sempre il benvenuto, i suoi consigli saranno ben accetti e potrà leggere comodamente il suo giornale o farsi una penichella sulla vecchia e consunta poltrona dalle molle un po' cigolanti che avrà ben pensato di inventariarmi nell'elenco delle attrezzature e più per evitare di sentirsi rimbrottare dalla moglie che per un imperituro desiderio di lavorare ad oltranza.
Qualora invece fosse suo desiderio rimanere coinvolto, pienamente partecipe della propria attività e delle scelte aziendali, sarebbe più opportuno proponesse una cessione di quote e non la dismissione dell'azienda.
L'agenzia immobiliare non ha bisogno di finanziatori ne' di chissa' quali capitali da investire.
Tuttavia, in mancanza di acquisizioni e di immobili freschi, i quattrini che li si investiranno, finiranno in voragini finanziarie senza fondo, fino alla inesorabile chiusura.
Per avviare e mantenere viva l'attivita', servono gambe e fiato per reperire immobili da vendere.
Il periodo di affiancamento del titolare storico e' necessario.
Ma meglio sarebbe dire la semplice presenza.
Non tanto per i clienti che entrano in ufficio per comprare,
- ai quali non frega niente, ne' chi sei e ne come ti chiami.
Infatti entrano se hai qualcosa di interessante da vendere -
Ma tanto per i clienti che vogliono vendere e che li' si rivolgono per (ri)trovare proprio quel personaggio conosciuto nel passato al quale affidare la casa.
A tutti e' capitato che i clienti tornino a cercarti per affidarti un affare e, a momenti, fai fatica a ricordare chi siano.
Quando questi che varcano le soglia dell'ingresso e si accorgono che e' presente un'altra gestione, gireranno i tacchi e se ne andranno.
..e se se ne va' l'acquisizione se ne vanno gli affari.
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