Certamente puoi fare il contratto a canone concordato senza l’assistenza delle Organizzazioni rappresentative delle parti. Ti rimangono però tre compiti da svolgere da te o, in particolare se è la prima volta, facendoti assistere (principalmente per il punto 2, ma anche per gli altri) da un Tecnico di fiducia e cioè
1.reperire l’accordo territoriale aggiornato vigente nella tua zona. Esso, se è stato stipulato, può esserti fornito dal Comune, al quale le Organizzazioni rappresentative lo inviano per conoscenza. Negli allegati dell’accordo ci sono la bozza del contratto e le schede per la determinazione del canone, nonché le carte geografiche con le eventuali delimitazione delle zone in cui il territorio del Comune a questo fine è stato suddiviso.
La bozza del contratto in particolare può presentare qualche differenza rispetto all’analogo modello base nazionale; ritengo che si possa tranquillamente scegliere quello locale. La bozza non deve essere modificata, qualche particolarità può essere introdotta tramite l'art. 12 o giù di li "Varie". Non ti nascondo che nella stesura del contratto ci sono tanti passaggi da interpretare e da chiarirsi.
2.In particolare poi, in base alle schede allegate all’accordo, alle caratteristiche dell’immobile ed alle carte geografiche, occorre individuare le fasce entro le quali deve essere contenuto il canone da concordare con la controparte. Se l’accordo lo prevede, il canone massimo poi può variare a seconda della durata del contratto 3 +2; 4 + 2 ecc.
3.Informarti sulle agevolazioni fiscali per il Locatore (IRPEF, tassa di registrazione, cedolare secca ed eventualmente IMU, ma per quest’ultimo mi sembra che non valga più come era per l’ICI) e per il Conduttore (IRPEF e tassa di registrazione)
Un saluto