Io credo che per terreno agricolo si intenda tutto ciò che si trova al catasto terreni e non al catasto fabbricati. Un terreno adibito a parcheggio, o un terreno edificabile, va trasferito dal catasto terreni al catasto fabbricati, quindi non è terreno agricolo, proprio da piano regolatore.
In tal caso prato irriguo a mio avviso fa parte, pertanto, dei terreni agricoli (la coltura può essere variata con una semplice variazione al catasto, col docte, e che io sappia nessuno ti deve autorizzare a cambiarla; basta presentare la pratica).
Non penso che possa definirsi pertinenziale (a prescindere da cosa scrive il Notaio, perchè se lo scrivesse, lo farebbe ignorantemente, a mio avviso): terreno pertinenziale è mio avviso strettamente connesso all'abitazione, come corte, ma questo terreno, proprio perchè è accatastato a parte, non unito al fabbricato, non può definirsi corte (anche se di fatto è utilizzato/destinato come giardino dell'abitazione).
Diverso sarebbe stato il caso in cui il proprietario avesse unito il terreno alla casa in un'unica particella, portando il tutto al catasto fabbricati; solo in tal caso si sarebbe parlato di corte pertinenziale, e il vicino si sarebbe attaccato al tram, non potendo più parlare di terreno agricolo.
Però solo ora mi sorge un dubbio: in termini urbanistici, come è stato presentato il progetto della casa? Se nella sistemazione è inglobato anche questo terreno, è chiaro che debba esser portato tutto al catasto fabbricati...
Consiglio di far intervenire un tecnico esperto di catasto/urbanistica, a sostegno dell'Avvocato, altrimenti i casini potrebbero essere assicurati.
In ogni caso, anche io propendo per la vendita in blocco: molto probabilmente i 2 oggetti, venduti separatamente, varrebbero molto meno.