b.paola

Membro Junior
Agente Immobiliare
ho fatto mesi fa un preliminare in italiano ad un cliente americano sposato con italiana ,insegnante di inglese ,residente da anni in Italia ma che non vuol parlare in italiano.al momento della firma lei ha tradotto tutto a lui alla presenza dei venditori e dell'incaricato ad assistere i venditori (il solito geometra sensale).quando ho presentato la mia regolare fattura mi hanno detto che non avrebbero pagato perchè io non li ho tutelati facendo contratto in italiano che lui non aveva capito una parola e lo abbiamo tutti truffato .io per non sapere nè leggerenè scrivere sono andata subito dal mio legale il quale dice che non esiste in letteratura legale niente che possa dargli ragione voi che ne pensate riscuoterò io ci credo poco.
 

mwmb2

Membro Junior
Professionista
Portali in mediazione, se fatta bene è efficiace. Se poi l'altra parte è in male fede allora è un altro discorso...ma lo sarebbe anche in causa che però ti costerebbe molto di più in termini di soldi e di tempo.
 

od1n0

Membro Senior
Privato Cittadino
ho fatto mesi fa un preliminare in italiano ad un cliente americano sposato con italiana ,insegnante di inglese ,residente da anni in Italia ma che non vuol parlare in italiano.al momento della firma lei ha tradotto tutto a lui alla presenza dei venditori e dell'incaricato ad assistere i venditori (il solito geometra sensale).quando ho presentato la mia regolare fattura mi hanno detto che non avrebbero pagato perchè io non li ho tutelati facendo contratto in italiano che lui non aveva capito una parola e lo abbiamo tutti truffato .io per non sapere nè leggerenè scrivere sono andata subito dal mio legale il quale dice che non esiste in letteratura legale niente che possa dargli ragione voi che ne pensate riscuoterò io ci credo poco.
Dovra' dimostrare la malafede. Del resto se c'era la moglie italiana che traduceva (quindi capiva la lingua ed era persona di sua fiducia) mi pare una tesi poco sostenibile a meno che non sostenga che anche la moglie l'ha truffato.
Del resto se non capiva quello che c'era scritto poteva dirlo e chiedere da subito la traduzione. In malafede qui mi pare ci sia solo lui.
 

Studio CR

Membro Attivo
Agente Immobiliare
a me è capitato di aver un "problema" di linguaggio con dei sordomuti, loro hanno fatto una proposta di acquisto e tutto quello che ci siamo detti è stato scritto (parlavamo tramite foglio, penna e messaggi telefonici), ora... loro erano sordomuti, non stupidi, ma nonostante ciò, sia per il preliminare che per l'atto notarile, che avrebbero potuto leggere, hanno dovuto chiedere, tramite il tribunale, una persona che gli leggesse e "traducesse" tutto quello che veniva detto e scritto, altrimenti tutto sarebbe risultato nullo. Il motivo?! ancora non mi è chiaro....
 

od1n0

Membro Senior
Privato Cittadino
a me è capitato di aver un "problema" di linguaggio con dei sordomuti, loro hanno fatto una proposta di acquisto e tutto quello che ci siamo detti è stato scritto (parlavamo tramite foglio, penna e messaggi telefonici), ora... loro erano sordomuti, non stupidi, ma nonostante ciò, sia per il preliminare che per l'atto notarile, che avrebbero potuto leggere, hanno dovuto chiedere, tramite il tribunale, una persona che gli leggesse e "traducesse" tutto quello che veniva detto e scritto, altrimenti tutto sarebbe risultato nullo. Il motivo?! ancora non mi è chiaro....

Per l'atto notarile il riferimento e' la legge 89/1913 articolo 56




"Se alcuna delle parti é interamente priva dell'udito, essa deve leggere l'atto e di ciò si farà menzione nel medesimo.
Ove il sordo non sappia leggere, deve intervenire all'atto un interprete, che sarà nominato dal Presidente del Tribunale tra le persone abituate a trattare con esso e che sappia farsi intendere dal medesimo con segni e gesti.
L'interprete deve avere i requisiti necessari per essere testimone, e prestare giuramento, giusta il primo capoverso dell'art. 55, può essere scelto fra i parenti e gli affini del sordo, e non può adempiere ad un tempo l'ufficio di testimone o di fidefaciente. Egli deve sottoscrivere l'atto, secondo il disposto dei numeri 10 e 12 dell'articolo 51."

Per gli stranieri sempre nella stessa legge c'e' l'articolo 54


"Gli atti notarili devono essere scritti in lingua italiana.
Quando però le parti dichiarino di non conoscere la lingua italiana, l'atto può essere rogato in lingua straniera, sempre che questa sia conosciuta dai testimoni e dal notaro. In tal caso deve porsi di fronte all'originale o in calce al medesimo la traduzione in lingua italiana,"
 

Studio CR

Membro Attivo
Agente Immobiliare
loro, con una loro persona di fiducia che li seguiva nel quotidiano.( penso che facesse parte di una qualche associazione)
comunque, oramai son passati anni, il mio intervento era solo per esporre un altro caso di "problema di linguaggio"...
 

b.paola

Membro Junior
Agente Immobiliare
Grazie per le risposte ,anche quella dell'idiota,ho ricevuto lettera da loro avvocato e la conferma è che il preliminare è buono,ora dicono che ci sono problemi catastali dovuti a pensiline di plastica sopra la porta e la terrazza,tutte ******......,aproposito di idiota è l'unico mezzo che hanno per ****eggiare ed allungare i tempi e quindi non pagarmi.che lavoro di cacca.chi ha di meglio mi consoli per favore[DOUBLEPOST=1381919714,1381919511][/DOUBLEPOST]comunque per l'atto notarile ok l'interprete ma per il preliminare non è sempre necessario specie nel caso siano residenti in Italia non sò da quanto tempo e siano coniugati con italiano
 

Gratis per sempre!

  • > Crea Discussioni e poni quesiti
  • > Trova Consigli e Suggerimenti
  • > Elimina la Pubblicità!
  • > Informarti sulle ultime Novità
Alto