paoloprenci

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È possibile inserire nel preliminare come termine per rogitare non la classica data "entro il giorno X", ma una formula del tipo "entro 60 giorni dal rilascio del certificato di agibilità"? o formule equivalenti?
L'immobile è da costruire e non vorrei trovarmi a dover rogitare con la costruzione ancora in atto...
 

PyerSilvio

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È possibile inserire nel preliminare come termine per rogitare non la classica data "entro il giorno X", ma una formula del tipo "entro 60 giorni dal rilascio del certificato di agibilità"? o formule equivalenti?
L'immobile è da costruire e non vorrei trovarmi a dover rogitare con la costruzione ancora in atto...

I contratti non possono avere durata indefinita o infinita.

Il quando e' un requisito fondamentale del contratto.

Senza fondamenta il contratto cade come un castello di carte.
 

francesca63

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ma una formula del tipo "entro 60 giorni dal rilascio del certificato di agibilità"?
E se il certificato non viene rilasciato ? Aspetti in eterno ?
L'immobile è da costruire e non vorrei trovarmi a dover rogitare con la costruzione ancora in atto...
Per fare il rogito la casa deve essere finita e accatastata; quindi, se non fosse pronta entro la data prevista per rogitare, si rimanda il rogito.
Certo, se il ritardo diventasse esagerato, anche aspettare sarebbe un problema.
 

paoloprenci

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Siccome nel preliminare c'è chiaramente scritta la data di consegna, nel caso entro quella la data la casa non sia ultimata, sarebbe inadempimento contrattuale da parte loro e se volessi potrei anche recedere dal contratto ricevendo indietro il doppio della caparra. Corretto?
 

francesca63

Moderatore
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Siccome nel preliminare c'è chiaramente scritta la data di consegna, nel caso entro quella la data la casa non sia ultimata, sarebbe inadempimento contrattuale da parte loro e se volessi potrei anche recedere dal contratto ricevendo indietro il doppio della caparra. Corretto?
Bisognerebbe leggere tutto il contratto; mi pare difficile che un costruttore firmi un preliminare che lo vincoli al rispetto di date certe, dato che gli imprevisti capitano spesso durante la costruzione.
In ogni caso, in generale, perche si configuri inadempimento, la parte non inadempiente deve inviare formale diffida ad adempiere, dando minimo 15 giorni all'altra parte per adempiere; trascorsi inutilmente i 15 giorni, il contratto è risolto, con diritto a ricevere il doppio della caparra ( o a trattenere la caparra, nel caso di inadempimento dell'acquirente).
 

PyerSilvio

Membro Storico
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Siccome nel preliminare c'è chiaramente scritta la data di consegna, nel caso entro quella la data la casa non sia ultimata, sarebbe inadempimento contrattuale da parte loro e se volessi potrei anche recedere dal contratto ricevendo indietro il doppio della caparra. Corretto?

A me questi "calcoli" mi fanno sempre venire l'orchite.

Perche' non si comprende se uno miri più ad acquisire l'oggetto certificato o a sgraffignare una mezza o doppia caparra.

Circostanza che giocoforza distrae dalle altre questioni non meno importanti.

Considerato, che in linea di principio, un immobile non dotato del certificato o si adegua o andrebbe abbattuto.

Anche solo per l'effetto dell'esposto di un pincopallino qualsiasi, che ci passa li' davanti per caso e non ha nemmeno alcun interesse né economico e ne' personale, sul fabbricato dichiarato non agibile.

Salvo casi più unici che rari, come il mostro ecologico di Bari, mai successo sulla faccia della terra, che un immobile regolarmente censito, venga raso al suolo.
Fatto implodere su se stesso non certo per questioni legate all' abitabilita'.

Nel tuo caso basta inserire nel contratto, financo sul rogito, che la concessione resta a cura e spese del venditore.

L'acquirente, puo' trattenere ed imputare i costi e gli oneri necessari, per il rilascio della certificazione.

Sempre meglio che impiegare soldi, tempo e risorse, da destinare ad avvocati, giudici e tribunali.
 
Ultima modifica:

sgaravagli

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Agente Immobiliare
Nel tuo caso basta inserire nel contratto, financo sul rogito, che la concessione resta a cura e spese del venditore.

è più che sufficiente...... anche perché la dichiarazione di agibilità è l'ultimo passaggio dell'iter per la chiusura del cantiere...... l'agibilità non la rilascia più il comune, vale la regola del silenzio assenso, ma è una mera dichiarazione del progettista che l'immobile è conforme al progetto approvato... ovviamente il tutto sotto responsabilità civile e penale della stesso
 

Architetto

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È possibile inserire nel preliminare come termine per rogitare non la classica data "entro il giorno X", ma una formula del tipo "entro 60 giorni dal rilascio del certificato di agibilità"? o formule equivalenti?
L'immobile è da costruire e non vorrei trovarmi a dover rogitare con la costruzione ancora in atto...
A prescindere delle corrette risposte date dai colleghi AI, ritengo come professionista del settore, che non è possibile fare una postilla del genere, perchè una delle condizioni non precisabili è data dall'acquisizione dell'agibilità o abitabilità; questo è dato dalla tipologia di istanza presentata per l'autorizzazione al costruire ed in base a ciò si può avere il silenzio assenso oppure il documento ufficiale.
Purtroppo è da dire che i documenti rilasciati sono sempre meno per motivi d'ufficio e la validità del silenzio assenso non sempre garantisce che l'immobile è ufficialmente agibile a tutti gli effetti, poichè potrebbe essere oggetto di sopralluogo i qualsiasi momento, avendo come risultato la non agibilità per difformità di fine lavori.
 

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