Buongiorno,
ho individuato un immobile su carta, all'interno di una nuova lottizzazione. Le opere di urbanizzazione partiranno a breve e presumibilmente termineranno in primavera. Una volta concluse, si partirà con la costruzione effettiva dei primi lotti.
Il costruttore per "prenotare" l'immobile di mio interesse vuole una proposta d'acquisto (in cui saranno allegate planimetrie, capitolato ecc) e un assegno in deposito fiduciario. La proposta verrà controfirmata (immagino diventi un cd. "preliminare del preliminare").
Quando il comune (dopo i collaudi delle opere di urbanizzazione) darà al costruttore il permesso di costruire, allora si andrà dal notaio a sottoscrivere il preliminare vero e proprio (con le tutele del dlgs 14/2019).
Ora mi chiedo (essendo nuovo nelle compravendite): questo iter è normale? È corretto fare un accordo precedente al preliminare vero e proprio? Che tutele ho finché non sottoscrivo davanti al notaio il preliminare?
ho individuato un immobile su carta, all'interno di una nuova lottizzazione. Le opere di urbanizzazione partiranno a breve e presumibilmente termineranno in primavera. Una volta concluse, si partirà con la costruzione effettiva dei primi lotti.
Il costruttore per "prenotare" l'immobile di mio interesse vuole una proposta d'acquisto (in cui saranno allegate planimetrie, capitolato ecc) e un assegno in deposito fiduciario. La proposta verrà controfirmata (immagino diventi un cd. "preliminare del preliminare").
Quando il comune (dopo i collaudi delle opere di urbanizzazione) darà al costruttore il permesso di costruire, allora si andrà dal notaio a sottoscrivere il preliminare vero e proprio (con le tutele del dlgs 14/2019).
Ora mi chiedo (essendo nuovo nelle compravendite): questo iter è normale? È corretto fare un accordo precedente al preliminare vero e proprio? Che tutele ho finché non sottoscrivo davanti al notaio il preliminare?