Diegoman81

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Cari colleghi, la prossima settimana dovrò stipulare un preliminare di compravendita per un immobile realizzato da un frazionamento da 1 a 2 unità. Sono in possesso della concessione edilizia in sanatoria dell'immobile originale, della provenienza e dei riferimenti della D.I.A.
Volevo chiedervi: siccome l'immobile, attualmente non e' ancora accatastato(siamo in attesa del fine lavori) posso comunque stipulare descrivendo il tutto?
Oltre a questo, una volta inseriti i dati del compratore e del venditore, i dati dell'immobile (quelli in mio possesso attualmente) il prezzo, l'ace, la certificazione degli impianti. devo inserire qualche altra cosa in particolare?
Rimango in attesa di gentile confronto.
 

Rosa1968

Membro Storico
Cari colleghi, la prossima settimana dovrò stipulare un preliminare di compravendita per un immobile realizzato da un frazionamento da 1 a 2 unità. Sono in possesso della concessione edilizia in sanatoria dell'immobile originale, della provenienza e dei riferimenti della D.I.A.
Volevo chiedervi: siccome l'immobile, attualmente non e' ancora accatastato(siamo in attesa del fine lavori) posso comunque stipulare descrivendo il tutto?
Oltre a questo, una volta inseriti i dati del compratore e del venditore, i dati dell'immobile (quelli in mio possesso attualmente) il prezzo, l'ace, la certificazione degli impianti. devo inserire qualche altra cosa in particolare?
Rimango in attesa di gentile confronto.
Chi é il venditore?
 

topcasa

Membro Storico
il preliminare può essere stipulato anche qualora manchi la conformità oggettiva o quella soggettiva, ma la soluzione di questo problema deve essere disciplinata, in modo che esso sia superato prima della sottoscrizione del contratto definitivo, per cui meglio prevedere la data del rogito in tempo congruo. Per quanto riguarda il secondo punto i dati catastali di cui attestare la conformità, sono:
  • la classe;
  • la categoria;
  • la consistenza;
  • la rendita catastale (che dipende dai tre precedenti dati);
  • la zona censuaria (se indicata);
  • i dati identificativi (Sezione, Foglio, Mappale, Subalterno).
Direi la data del rogito e della consegna con eventuali penali per ritardo.
 

Rosa1968

Membro Storico
il preliminare può essere stipulato anche qualora manchi la conformità oggettiva o quella soggettiva, ma la soluzione di questo problema deve essere disciplinata, in modo che esso sia superato prima della sottoscrizione del contratto definitivo, per cui meglio prevedere la data del rogito in tempo congruo. Per quanto riguarda il secondo punto i dati catastali di cui attestare la conformità, sono:
  • la classe;
  • la categoria;
  • la consistenza;
  • la rendita catastale (che dipende dai tre precedenti dati);
  • la zona censuaria (se indicata);
  • i dati identificativi (Sezione, Foglio, Mappale, Subalterno).
Direi la data del rogito e della consegna con eventuali penali per ritardo.
Top l'immobile non è accatastato
 

topcasa

Membro Storico
Ma certo cara, sto dicendo che prima del rogito deve averli, ma il preliminare si può fare sta tranquilla. Esiste giurisprudenza in tal senso.[DOUBLEPOST=1368474165,1368474043][/DOUBLEPOST]
:^^:Grande Top se non ci fosse bisognerebbe inventarlo.
Anche tu concordi con Rosa che non si può fare?[DOUBLEPOST=1368474488][/DOUBLEPOST]( Cass. Civ. 9215/2004 ) cha ha asserito come i dati catastali non hanno valore determinante rispetto al contenuto stesso del contratto[DOUBLEPOST=1368474539][/DOUBLEPOST]Inoltre la Corte di Cassazione, ha sottolineato che la precisa identificazione del bene, oggetto del preliminare di compravendita, attraverso i suoi dati catastali è da considerarsi oggetto di negozio giuridico.[DOUBLEPOST=1368474599][/DOUBLEPOST]Tuttavia più recentemente, un secondo filone giurisprudenziale, ritiene che affinchè il contratto di specie sia valido, non è indispensabile la sua specifica e completa identificazione, ma l’obbligo della parte nell’aver prestato consenso a contrarre impegno, fosse anche in sede futura[DOUBLEPOST=1368474658][/DOUBLEPOST]Onde per cui la quale...................
 

Rosa1968

Membro Storico
Ma certo cara, sto dicendo che prima del rogito deve averli, ma il preliminare si può fare sta tranquilla. Esiste giurisprudenza in tal senso.[DOUBLEPOST=1368474165,1368474043][/DOUBLEPOST]
Anche tu concordi con Rosa che non si può fare?[DOUBLEPOST=1368474488][/DOUBLEPOST]( Cass. Civ. 9215/2004 ) cha ha asserito come i dati catastali non hanno valore determinante rispetto al contenuto stesso del contratto[DOUBLEPOST=1368474539][/DOUBLEPOST]Inoltre la Corte di Cassazione, ha sottolineato che la precisa identificazione del bene, oggetto del preliminare di compravendita, attraverso i suoi dati catastali è da considerarsi oggetto di negozio giuridico.[DOUBLEPOST=1368474599][/DOUBLEPOST]Tuttavia più recentemente, un secondo filone giurisprudenziale, ritiene che affinchè il contratto di specie sia valido, non è indispensabile la sua specifica e completa identificazione, ma l’obbligo della parte nell’aver prestato consenso a contrarre impegno, fosse anche in sede futura
Top semplicemente una cosa, nel preliminare si metterà l'obbligo a carico del proponente venditore di procedere alla regolarizzazione prima della data fissata per la stipula del rogito .

Top semplicemente una cosa, nel preliminare si metterà l'obbligo a carico del proponente venditore di procedere alla regolarizzazione prima della data fissata per la stipula del rogito .
Top non ho detto che non si può fare non ritenevo corretto l'allegato che hai inserito che in questa fase non aiuta il nostro amico
 

ingelman

Membro Supporter
Agente Immobiliare
premeso che Top è un grande e che a volte ironizziamo un pò e per dire la mia a Diegoman81
Il DL 78/2010 art. 19 bis sta creando un bel pò di grattacapi a tutti operatori compresi
In questo caso (io credo) che non si possa ritenere nullo un contratto se fatto sottoforma di scrittura privata (purchè non autenticata per non cadere in contraddizione con detto decreto).

Certo che ,secondo il mio pensiero le insidie sono molte ma la strada è percorribile.

Sicuro che lo strumento urbanistico che avede adottato (il tecnico ha adottato) non sia in contrasto con le normative urbanistiche vigenti nella tua zona?
(inserire una clausola risolutiva per prudenza non sarebbe male)

credo che si possa indicare il bene futuro evidenziandolo dal progetto presentato (DIA) - post operam - e identificarlo facendolo firmare dslle parti

ovviamente descriverai dettagliatamente tutto l'aspetto urbanistico la concessione in sanatoria, la DIA
rimandando in un momento futuro (fine lavori e nuovo accatastamento) l'identificazione giusta catastale, nonchè giusti confini etc.
certo è un operazione che nasconde molte incognite
 

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