Di impianti non me intendo troppo ma sò che col termine impianto idrico sanitario si intende sia quello idrico di adduzione che quello di scarico dei reflui, normalmente indicato come impianto fognante.
Purtroppo il DM 37/2008 non dà descrizioni particolari su cosa possa o meno essere ricompreso ma si limita a indicare nella maniera più generica possibile la categoria "
d) impianti idrici e sanitari di qualsiasi natura o specie; ".
A mio modo di vedere quanto esposto il venditore ha edotto il promissario acquirente circa la non conformità degli impianti (l'unica esclusione che conosco è l'impianto delle linee vita che segue normativa a parte ma del tutto similare) e ora ne vorrebbe la messa a norma a sue spese.
Nonostante questo, è mio parere che il nodo principale sia l'effettiva non conformità dell'impianto stesso: mi spiego meglio, siamo sicuri che non sia conforme?
Nel caso non lo sia vi è una normativa cogente, di solito un'ordinanza comunale, che costringa alla messa a norma dell'impianto preesistente?
Nel caso che esista questa norma cogente il promissario acquirente divenuto proprietario dovrà effettivamente mettere a norma l'impianto in questione su richiesta del proprietario del fondo servente, ma vi sono probabilmente più modi per farlo.
Io onestamente cercherei di evitare lo scontro proponendo di dividervi le spese per la messa a norma dell'impianto nella maniera più agevole per il venditore, dato che in realtà al momento è lui che ha un problema.
Verificherei poi la presenza o meno di una servitù, che sembra perlomeno esistere come servitù apparente (ma l'impianto deve comunque essere stato utilizzato almeno una volta negli ultimi 20 anni).
Adesso vorrebbero spostarla a spese mie
Dipende sempre da quello che avete firmato.