“Cari Proprietari, se volete finalmente vendere la vostra casa,
per favore, abbassate le vostre richieste”.
Questa, grosso modo, potrebbe essere la headline di una possibile pubblicità istituzionale, a livello nazionale, promossa e finanziata dalle associazioni di categoria FIAIP FIMAA e ANAMA e con un piccolo contributo, magari, dei singoli associati che sono migliaia.
Vendere casa è diventato arduo e problematico per colpa, essenzialmente, del “collo di bottiglia” della eccessive pretese dei proprietari di casa, che sicuramente in buonafede, sono convinti che il prezzo richiesto, per proprio immobile, sia in linea con le possibilità di assorbimento del mercato.
Cosa drammaticamente infondata, come gli Agenti Immobiliari sanno fin troppo bene, sulla loro pelle.
Il mercato immobiliare è fermo perchè le case sono troppo care!
Basterebbe un ribasso “concertato” di un 15% 20% dei prezzi richiesti per gli immobili in vendita, per determinare un salutare shock del mercato, un spurgo delle incrostazioni e dei sedimenti (stock case invendute) che si sono accumulati in questo ultimo anno e che impediscono ai “canali” delle contrattazioni di funzionare con elasticità e regolarità.
Programmare una campagna pubblicitaria istituzionale per predisporre una “supplica” verso i venditori, al fine di convincerli ad abbassare le richieste di prezzo sarebbe, secondo chi scrive, una buona mossa per provocare una salutare “scossa tellurica” a tutto il mercato delle case e, perfino, far arrivare sul mercato una “voce” forte, responsabile e calmieratrice che potrebbe addirittura restituire un immagine ragionevole ed affidabile all’intera categoria degli Agenti Immobiliari.
Il che non guasta.
E’ possibile dal punto di visto operativo una simile operazione?
E dal punto di vista finanziario?
( Creare un “concetto” grafico e pubblicitario, contenete Headline e Pay off, con vetrofania, adesivi, cartoni, depliant, da tenere in ufficio o al limite con manifesti o con banner web non dovrebbe essere eccessivamente costoso….)
per favore, abbassate le vostre richieste”.
Questa, grosso modo, potrebbe essere la headline di una possibile pubblicità istituzionale, a livello nazionale, promossa e finanziata dalle associazioni di categoria FIAIP FIMAA e ANAMA e con un piccolo contributo, magari, dei singoli associati che sono migliaia.
Vendere casa è diventato arduo e problematico per colpa, essenzialmente, del “collo di bottiglia” della eccessive pretese dei proprietari di casa, che sicuramente in buonafede, sono convinti che il prezzo richiesto, per proprio immobile, sia in linea con le possibilità di assorbimento del mercato.
Cosa drammaticamente infondata, come gli Agenti Immobiliari sanno fin troppo bene, sulla loro pelle.
Il mercato immobiliare è fermo perchè le case sono troppo care!
Basterebbe un ribasso “concertato” di un 15% 20% dei prezzi richiesti per gli immobili in vendita, per determinare un salutare shock del mercato, un spurgo delle incrostazioni e dei sedimenti (stock case invendute) che si sono accumulati in questo ultimo anno e che impediscono ai “canali” delle contrattazioni di funzionare con elasticità e regolarità.
Programmare una campagna pubblicitaria istituzionale per predisporre una “supplica” verso i venditori, al fine di convincerli ad abbassare le richieste di prezzo sarebbe, secondo chi scrive, una buona mossa per provocare una salutare “scossa tellurica” a tutto il mercato delle case e, perfino, far arrivare sul mercato una “voce” forte, responsabile e calmieratrice che potrebbe addirittura restituire un immagine ragionevole ed affidabile all’intera categoria degli Agenti Immobiliari.
Il che non guasta.
E’ possibile dal punto di visto operativo una simile operazione?
E dal punto di vista finanziario?
( Creare un “concetto” grafico e pubblicitario, contenete Headline e Pay off, con vetrofania, adesivi, cartoni, depliant, da tenere in ufficio o al limite con manifesti o con banner web non dovrebbe essere eccessivamente costoso….)