Adriani è sicuramente AI, ha (aveva, gli è fisicamente crollata...ma la ricostruirà) la sua agenzia immobiliare all'Aquila, da anni è impegnato sul fronte del volontariato, non solo in Fiaip. Io non c'ero con lui nelle tende, ma so che si è mosso subito con intelligenza e senza piagnistei, creando una task-force di AI Fiaip che illustravano alla protezione civile e ai suoi volontari, giunti da ogni parte d'Italia senza ovviamente nulla sapere dei luoghi, le caratteristiche degli stabili e dei condomini: lì c'è l'ingresso, quella è la porta delle cantine, attenti ai garage che ci sono 2 piani seminiterrati. Sono cose che in un centro urbano non lesionato si trovano (quasi) da sole, in una città bombardata dal sisma con le case pericolanti, lesionate o crollate, con strade intere ridotte a cumulo di macerie diventano INFORMAZIONI PREZIOSE.
Nel mentre che faceva tutto questo, Adriani, che conosce il valore politico (non partitico) della Fiaip, ha espresso sacrosanti timori sulla ricostruzione, invocando il ricoso alle PMI locali, con 2 imediati vantaggi:
1) aiutare la rinascita del tessuto produttivo aquilano, a rischio bancarotta;
2) evitare appalti-monstre ad imprese e consorzi mega, che poi subappaltano agli "amici degli amici"...capisci ammia?!?
Quando le stesse cose sui rischi della ricostruzione le dice il mitico Saviano, tutti a scappellarsi. Quando le dice il Presidente provinciale Fiaip con il caschetto in testa in mezzo alle macerie c'è il conflitto di interessi. Mah...