frvanel

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Si, questo si era capito.
MA tu hai scritto " la madre ha destinato i 70 al figlio dopo la vendita della casa", quindi sembrava che glieli avesse dati appena dopo la vendita.
Se non ha fatto testamento, non ha destinato un bel niente, e la successione doveva essere fatta secondo legge.

Beh, non conoscendo gli altri motivi, difficile dire se ha fatto bene o male.
Immagino abbia un avvocato a cui fare riferimento.

Ripetiamo per l'ennesima volta; non si può parlare di "collazione" , perché non c'è stata una donazione valida. L’avvocato dovrebbe saperlo, nessuna incertezza.
I soldi dati senza donazione per atto pubblico devono essere resi ( o imputati alla quota di legittima), la collazione non c'entra.
Grazie di avermi ancora risposto......riguardo il fatto che
" la madre ha destinato i 70 al figlio dopo la vendita della casa " intendevo dire che li ha spesi per lui, nel caso specifico pagando debiti del figlio, e tutto questo nel giro di soli 3 mesi.

Si, ho capito il concetto che se non c'è stata una donazione valida non si può parlare di "collazione", e che i soldi dati senza donazione per atto pubblico devono essere resi ( o imputati alla quota di legittima). Quello che volevo sapere è quale delle due cifre deve essere resa o imputata alla legittima =
è la sola cifra ottenuta con il prestito(80.000 €), oppure la cifra del prestito+relativi interessi(130.000 €) ?....è questo il nocciolo della questione
 

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