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Con un comunicato stampa del 20 marzo ultimo scorso, Nomisma ha reso noti i dati del suo primo rapporto del 2013 sull'andamento del mercato immobiliare italiano.
L'analisi del centro studi statistici ha di fatto confermato i risultati pubblicati da altri enti specializzati nella raccolta e nell'elaborazione dei dati a fini statistici.
La prima fonte di preoccupazione per Nomisma resta la contrazione del credito, finalizzato all'acquisto di un immobile. Si legge infatti:"L’inasprimento dei criteri di erogazione del credito e la crisi economica hanno prodotto una nuova e più pesante contrazione nelle erogazioni finalizzate all’acquisto di abitazioni che, a preconsuntivo del 2012, si sono attestate nell’ordine di 25,8 miliardi di euro, con una flessione del 47,4% rispetto al 2011". Spiragli per una inversione di tendenza sono previsti soltanto a partire dal 2014.
Il crollo delle vendite pare non essersi ancora del tutto esaurito e le previsioni Nomisma per il 2013 lasciano presagire che il numero delle transazioni degli immobili abitativi, attestatosi a 444.018 nel 2012, sia destinato ulteriormente a scendere anche nel corso di quest'anno, prima di fare registrare un timido segnale di ripresa tra il 2014 ed il 2015, fermo restando l'ulteriore calo dei valori a metro quadro, sia per l'abitativo sia, soprattutto, per l'immobile strumentale.
La crisi del mercato immobiliare si manifesta, secondo Nomisma, anche con il dilatarsi dei tempi di vendita:"I tempi di vendita sono giunti ad attestarsi così tra i 9 mesi delle abitazioni nuove e i 13 mesi dei capannoni industriali. Nel segmento della locazione i tempi risultano mediamente più contenuti e, soprattutto, non hanno fatto segnare i massicci incrementi registrati sul versante della vendita. Le aspettative di realizzo da parte dell’offerta si scontrano con una domanda debole e con ridotte capacità di spesa, al punto che chi è intenzionato a vendere lo deve fare praticando un sconto elevato sul prezzo richiesto".
Le conclusioni di questo primo rapporto del 2013 sono in linea anche con il sentiment riscontrato tra gli operatori di settore. Conclude, infatti, il comunicato stampa:"Leproiezioni per il biennio 2013-2014 delineano una ulteriore contrazione dei prezzi degli immobili, in risposta al deterioramento della situazione economica generale e del mercato immobiliare in particolare. Il peggioramento delle aspettative relative a reddito delle famiglie, livelli occupazionali, erogazioni degli istituti di credito e transazioni immobiliari, fanno sì che anche per i prezzi risulti accentuato l’andamento deflattivo.L’anno in corso dovrebbe chiudersi in tutti i comparti con una caduta media prossima ai 5 punti percentuali, mentre nel 2014 la flessione si dovrebbe attestare poco al di sotto del 4%".