Zagonara Emanuele

Membro Senior
Agente Immobiliare
E' davvero sorprendente. Credo per la prima volta non concordo con colleghi del calibro di Francesca e Zagora'.

MI spiego: come Francesca sa il mio cruccio non e' tanto il "vendere" Anzi spesso si tratta di cose gia' "vendute" per comune volonta' delle parti. IL mio compito, nel caso, e' RENDERE POSSIBILE la vendita.

NOn importa ( come principio ) se i miei "galli" sono societa' e altri sono "privati. Il concetto permane.

Franchinello voleva una casa ROGITABILE e LIBERA al rogito stesso. Cose che ambedue non sono state possibili.

Sul "rogitabile" si potrebbe "lavorare"nel caso specificoin quanto il debito non e' certo garantito dal solo immobile, ma come "LIbera al rogito" la cosa mi pare fiori discussione.

Ergo l AI non ha fornito a Franchiniello cio che lui voleva.

Questi dice bene nel non ritenere bastevole il "buon senso del padre di famiglia" nel comportamento dell Agente. Questi non si e' preoccupato di verificare NULLA di cio che ha posto in vendita e la "vecchia" interpretazione della semplice "segnalazione dell affare" in aula NON REGGE PIU". Giustamente aggiungo.

Posto che non mi succede ma che nel caso restituirei IO il doppio della parcella con capo nascosto dalla vergogna, non trovo il comportamento del "non collega" difendibile.

Sorrido sulla discrepanza di misure, a meno che si parli di terrazzi al piano giardini e quando piu si pensi piu si metta..e ugualmnte da 110 a 63 ritengo la cosa piu un errore della revisione che non dell antecendente situazione..e passiam su questa....ma MON sui due punti ut supra visti.

Una cosa del genere e passerei all istante ad accompagnare la Trucida al lavoro..in forma permanente.

Chiedo scusa ai colleghi per la mia differente visione e auguro buon anno.


Concordo in gran parte con quanto hai scritto.

Vorrei ribadire comunque che non ho scusato il "collega", infatti, non a caso, l'ho definito "brocco" e "facilone".
E' evidente che si tratta di un personaggio assai poco preparato e professionale, probabilmente un venditore d'assalto senza arte nè parte come ce ne sono purtroppo tanti in giro.

Resta però il fatto che l'acquirente ha peccato di grande superficialità, ingenuità e leggerezza sia nella fase di acquisto, sia nella fase di 'risoluzione del contratto'.

Resta il fatto che avrebbe dovuto scegliere meglio a chi affidarsi (e non al primo sedicente professionista immobiliare) e che avrebbe dovuto agire in maniera più avveduta, chiedendo e pretendendo accertamenti, visure e chiarimenti ancor prima di sottoscrivere una proposta (figuriamoci se non avrebbe dovuto farlo prima della firma del compromesso con tanto di versamento di € 30.000,00 come caparra !).

In ogni caso, l'agente, ha reso possibile la vendita, poichè la sottoscrizione del compromesso prova che le parti avevano la volontà di concluderla e che un accordo in tal senso è stato raggiunto.
Se le circostanze narrate dall'acquirente fossero state fondamentali per lui, questi avrebbe dovuto chiedere chiarimenti e rassicurazioni ben prima di sottoscrivere la proposta, cosa che non ha fatto poichè si è limitato a raccogliere le rassicurazioni verbali offerte dal venditore e trasmesse tramite l'agente (ovvero si è accontentato di parole vuote e fumo).
Ad esempio, anche un bambino capirebbe che è bene leggere il contratto d'affitto grazie al quale l'inquilino occupa un immobile e scambiare due chiacchiere con lui per capirne le intenzioni (ovvero cercare di sapere se e quando lascerà l'immobile).
Neppure il più sprovveduto non lo farebbe, poichè capirebbe al volo che ci potrebbero essere delle difficoltà.
A questo riguardo, l'agente non ha taciuto fatti e circostanze, poichè ben note all'acquirente (tantè che hanno effettuato una visita nell'immobile alla chetichella, in soli 8 minuti, approfittando dell'assenza dell'inquilino), semmai ha omesso di mettere in guardia l'acquirente dai rischi (rischi scontati e facilmente prevedibili per chiunque).

Comunque sia, allo stato attuale delle cose, l'immobile è libero (il chè offre già un valido motivo per accendere un cero alla Madonna), il problema relativo alle superfici è chiarito (anche perchè non mi pare sia un aspetto così grave in quanto l'immobile è stato visto e piaciuto e nel frattempo non è materialmente diminuito di superficie).
Resta il problema legato all'ipoteca che se non cancellata nei termini previsti, ovvero entro la sottoscrizione del rogito, renderà inadempiente il venditore che dovrà restituire la caparra raddoppiata (del resto a questo serve versare una caparra, sennò perchè farlo).

La mancanza di esperienza centra ben poco in questa vicenda.
Ognuno di noi prima di sborsare denari (specialmente se tanti e per acquisti importanti) prima di farlo, chiede e pretende chiarimenti e che le proprie aspettative vengano soddisfatte (prima di pagare e non dopo).

Se ho l'esigenza di avere un sito web o di installare un software per il mio PC, 1) mi affido ad un professionista competente e preparato -e non al primo diplomato in informatica di passaggio- e 2) prima di pagarlo, verifico che tutto corrisponda a quanto da me richiesto e sia soddisfacente, altrimenti non pago.
Neppure io sono esperto di informatica, anzi non me ne intendo proprio, ma agisco come sopra; perciò non capisco come chiunque altro non debba o possa agire diversamente.
Se ci si comporta con leggerezza, magari affidandosi al primo che si trova sulla propria strada, pagandolo senza se e senza ma e seguendo passo passo le sue istruzioni senza riserve e senza verifiche, poi non ci si può lamentare del "suo comportamento" ma lo si dovrebbe fare del "proprio comportamento".

Perciò, premesso che io mi sarei comportato diversamente (ma stiamo parlando di me, di un agente navigato, in attività da oltre 35 anni, senza debiti sul collo da pagare e perciò con la possibilità di lavorare serenamente e senza l'assillo di dover incassare ad ogni costo, e non aggiungo altro perchè passerei per immodesto), e premesso che l'agente incontrato dal nostro utente ha mancato di professionalità non possiamo negare che all'utente stesso debba essere imputata la maggior parte di responsabilità per come si è comportato nell'intera vicenda, vicenda che andava affrontata in maniera ben diversa.
 

Archimede Spadaccino

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Senza perdere tempo, fai mandare una lettera all'agenzia da parte di un tuo legale per i danni ed i costi sostenuti, qui c'è qualcuno che è stato totalmente Negligente a dir poco!!! Fare un preliminare con versamento di 30 k senza aver fatto neanche una visura ipocatastale sull'immobile non è concepibile, stiamo parlando dell'ABC per un professionista che chiede una provvigione per il lavoro svolto. Hai verificato se il collega è iscritto all'albo o al REA che non sia anche abusivo...
 
Ultima modifica:

Triple

Membro Attivo
Privato Cittadino
Cercherò di essere sintetico.

1) Hai pagato l'agenzia per un servizio (quello di trovarti un immobile che soddisfacesse le tue esigenze, e di metterti in relazione col proprietario dello stesso al fine di farti raggiungere un accordo per l'acquisto), che a quanto pare è stato fatto, perciò la provvigione è dovuta.
L'agente non è responsabile per le informazioni, i dati e le circostanze dichiarate dal venditore anche se errate.
Non hai pagato la provvigione per ottenere una visura e delle semplici informazioni (queste ultime sono a corredo del servizio, non obbligatorie anche se doverose).
Probabilmente oltre ad essere più accorto in prima persona chiedendo e pretendendo le doverose informazioni e rassicurazioni -non verbali o dall'agente, ma in forma scritta e documentale e dal venditore, perchè è con quest'ultimo che hai stipulato un contratto e non con l'agente- avresti dovuto scegliere meglio il professionista a cui affidarti.
In tutte le professioni, arti e mestieri ci sono persone più o meno competenti, piò o meno precise e scrupolose, più o meno affidabili (anche nel tuo mestiere), perciò visto e considerato che stiamo parlando dell'acquisto di un immobile e non di un paio di scarpe, e preso atto che non saresti stato in grado di farlo da solo senza l'aiuto di un intermediario (e questo è assodato dai fatti da te narrati) la prima scelta fondamentale da fare è scegliere il professionista a cui affidarsi (perchè uno non vale l'altro).

Le informazioni e rassicurazioni ricevute dall'agente (chiunque esso sia) sono valide e affidabili solo se documentate e certificate, altrimenti sono solo aria fritta, perciò avresti dovuto non accettare come oro colato ma pretendere pezza giustificativa (al riguardo ogni persona adulta, matura e responsabile ne è pienamente consapevole).
Perciò le tue rimostranze al riguardo sono tardive e assurde !

2) La tua tutela a fronte del contratto di acquisto concluso è costituita dalla caparra.
Se versi una caparra congrua, questa serve a "garantirti" da ripensamenti del venditore o per "sue" inadempienze, ovvero per incongruenze, gravami taciuti, e altro.
Se non intendi avvalerti della possibilità di richiedere il doppio della caparra non si capisce a che titolo tu l'abbia versata e perchè in tali proporzioni.
Se sai che il venditore non è affidabile, solvibile o capiente, non si capisce perchè acquistare da lui.
Se anche in questo caso, l'informazione e la circostanza è giunta tardivamente, la cosa sottolinea ancor più la tua leggerezza e faciloneria nell'affrontare la situazione poichè anche in questo caso si tratta di circostanze facilmente conoscibili.


Come giustamente scrivi tu, è giusto assumersi le proprie responsabilità e in questa vicenda tu nei hai moltissime, ma pare tu voglia scaricarle tutte sull'agente o cercare di rivalerti su di lui per responsabilità non sue.
Se ti sei comportato con leggerezza la responsabilità è solo tua.
Se hai scelto come agente immobiliare un brocco o un altro facilone, è ancora tua responsabilità.
Ha scelto di affidarsi ad un professionista,e poi dovrebbe effettuare tutte le verifiche come fosse una compravendita tra privati ?
 

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