l3l380

Membro Junior
Privato Cittadino
Salve,
nel 2007 per l'acquisto della prima casa ho acceso un mutuo, che purtroppo per difficolta economiche non riesco più a pagare da qualche mese.
Mi sono documentato in rete, anzi ho cercato di farlo, in quanto tra articoli e discussioni vecchie e più recenti, pre e post decreto 2016, non ho ben capito quale sia l'iter a cui vado incontro nell'estremo caso di non riuscire a riparare la situazione debitoria.
Vorrei perciò sapere: dopo quante mensilità si attiva il pignoramento? come si svolge l'asta e in quanti tentativi? se la vendita all'asta non è sufficiente a coprire il debito cosa succede?
Grazie.

Spero di aver postato nella sezione giusta.
 

Giuseppe Di Massa

Membro Senior
Agente Immobiliare
Salve,
nel 2007 per l'acquisto della prima casa ho acceso un mutuo, che purtroppo per difficolta economiche non riesco più a pagare da qualche mese.
Mi sono documentato in rete, anzi ho cercato di farlo, in quanto tra articoli e discussioni vecchie e più recenti, pre e post decreto 2016, non ho ben capito quale sia l'iter a cui vado incontro nell'estremo caso di non riuscire a riparare la situazione debitoria.
Vorrei perciò sapere: dopo quante mensilità si attiva il pignoramento? come si svolge l'asta e in quanti tentativi? se la vendita all'asta non è sufficiente a coprire il debito cosa succede?
Grazie.

Spero di aver postato nella sezione giusta.
Ciao, prima di tutto in bocca al lupo per questa situazione. Non c'è una tempistica standard, la prima cosa che arriverà (forse già arrivata) è un sollecito, poi una messa in mora con un tempo massimo per regolarizzare, poi partirà a discrezione della banca l'iter vero e proprio con ingiunzione, precetto, pignoramento, asta. Dura parecchio tempo ed hai sempre la possibilità nel frattempo di venderlo, ammesso che valga più (o almeno pari) al debito residuo ma anche in caso contrario qualche acquirente potrebbe comprarlo "a stralcio", tutto dipende da quanto vale e quanto sia appetibile l'immobile. Rivolgiti ad un agente immobiliare esperto, potrebbe rispondere a questi ultimi due quesiti Ciao!
 

l3l380

Membro Junior
Privato Cittadino
Grazie della risposta e dell'imbocca al lupo. Il problema principale è che la casa non posso venderla. Circa tre anni fa, facendo i documenti per una surroga sono venuto a conoscenza del fatto che una parte di casa non è sanata e secondo quanto mi disse il geometra all'epoca impossibile da sanare. Ho avuto di recente un paio di consulenze da diversi avvocati e sembra che dopo aver pagato agenzia immobiliare, intermediatore finanziario, perito, notaio e venditore l'unico colpevole dell'accaduto sia io. Purtroppo per quanto mi possa far male, soprattutto nel ripensare a quanti sacrifici e rinunce mi è costata, il mantenimento della casa è incompatibile con le mie finanze, sono perciò entrato nell'ordine di idee di doverla lasciare. Per questo motivo mi interessa sapere quale sia l'iter procedurale, e soprattutto quale sarà la mia posizione verso la banca nel caso che dalla vendita non si ricavasse il necessario ad estinguere il debito. Rimanere debitore ancora e per molto tempo sarebbe una beffa insopportabile. Ho letto che col nuovo decreto il debito si estingue, ma non ho ben capito se questo valga anche per me che lo ho acceso nel 2007, o solo per chi ha contratto il mutuo dopo il 2016.
 

brina82

Membro Storico
Professionista
Salve,
nel 2007 per l'acquisto della prima casa ho acceso un mutuo, che purtroppo per difficolta economiche non riesco più a pagare da qualche mese.
Mi sono documentato in rete, anzi ho cercato di farlo, in quanto tra articoli e discussioni vecchie e più recenti, pre e post decreto 2016, non ho ben capito quale sia l'iter a cui vado incontro nell'estremo caso di non riuscire a riparare la situazione debitoria.
Vorrei perciò sapere: dopo quante mensilità si attiva il pignoramento? come si svolge l'asta e in quanti tentativi? se la vendita all'asta non è sufficiente a coprire il debito cosa succede?
Grazie.

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Innanzitutto un grande in bocca al lupo.

Purtroppo se dall'eventuale vendita all'asta non si riesce a ripagare il debito, si rimane debitori.

In questi casi, in effetti, l'unica possibilità di risolvere è un accordo a saldo e stralcio: si perde la casa ma almeno si esce senza debiti.
 

MrHard

Membro Junior
Mediatore Creditizio
Bisognerebbe capire in cosa consiste l'abuso quando è stato fatto etc. In questo caso infatti l'immobile può tranquillamente andare all'asta solo che la perizia dell'incaricato del tribunale andrà a decurtare il valore della stessa a seconda della gravità dell'abuso. Se l'abuso non è sanabile l'aggiudicatario dell'asta ha l'obbligo di ripristinare lo stato dei luoghi (quindi la situazione prima dell'abuso), se le opere abusive non possono essere demolite vanno indennizzate (sanzioni da pagare). Quindi poichè a chi compra un immobile all'asta di solito la cosa che gli preme è speculare, cioè fare soldi con la rivendita dell'immobile, in questo caso ci sono buoni presupposti a che la casa rimanga sul groppone della banca ad un valore prossimo allo zero. Pertanto se per altre vie hai possibilità di recuperare una cifra pari almeno al 50% del tuo debito residuo si potrebbe fare un tentativo di saldo e stralcio con la banca.
 

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