L'agente immobiliare in questione è un amico di lunga data di cui inizialmente mi ero fidata, era stato gentile e disponibile, all'inizio. Nella proposta, firmata esattamente un anno fa c'erano indicate sia la data del compromesso, che avremmo dovuto fare a fine luglio 2015 con il versamento di una somma congrua e del rogito che avremmo dovuto fare a novembre. L'agente immobiliare, dopo avermi firmato la proposta mi ha detto di procedere alla verifica della regolarità urbanistica dell'immobile. Ho incaricato quindi un tecnico, propostomi dalla stessa agenzia (anche lui mio conoscente) che ci ha impiegato ben 5 mesi per dirmi che la mia casa aveva bisogno di una sanatoria.
In questi 5 mesi trascorsi nell'attesa di una risposta del tecnico, ho sollecitato più volte l'agenzia e il tecnico stesso, anche perché, intanto, erano scaduti tutti i termini, sia del compromesso che del rogito e io non sapevo se il compratore fosse ancora interessato.
Io ero vincolata, non volevo "sciogliermi" perché avrei dovuto dare il doppio della caparra, una somma di circa ventimila euro in totale. Mi avevano proposto un compromesso "condizionato" al rilascio della sanatoria, che l'agente immobiliare voleva che io firmassi a tutti i costi, dove era riportata la data entro la quale andare al rogito, cioè il 30 marzo, se la sanatoria non fosse arrivata entro quel termine avrei dovuto ridare al compratore l'intera somma che mi avrebbe dato al momento dello stesso compromesso e, la compravendita sarebbe stata risolta. Non ho accettato, conoscendo la situazione del mio comune, infatti ho ricevuto il parere favorevole al rilascio della sanatoria solo alla fine di aprile!!! Tra il pagamento degli oneri e il rilascio stesso della sanatoria sono trascorse altre settimane. I primi di maggio finalmente avremmo potuto andare al compromesso ma, l'agente immobiliare dopo avermi sollecitata a trovare una sistemazione per lasciare la mia casa mi ha detto che si doveva andare al rogito perché intanto il cliente aveva richiesto un mutuo e che questo aveva una scadenza e non si poteva aspettare molto.
Abbiamo dovuto firmare, sia io che l'acquirente, un impegno ad andare al rogito entro la fine di giugno, dunque un mese e mezzo dopo circa, cosa che faremo esattamente l'ultimo giorno utile, infatti andremo l'appuntamento dal notaio è fissato per il 30 giugno!
In questi 5 mesi trascorsi nell'attesa di una risposta del tecnico, ho sollecitato più volte l'agenzia e il tecnico stesso, anche perché, intanto, erano scaduti tutti i termini, sia del compromesso che del rogito e io non sapevo se il compratore fosse ancora interessato.
Io ero vincolata, non volevo "sciogliermi" perché avrei dovuto dare il doppio della caparra, una somma di circa ventimila euro in totale. Mi avevano proposto un compromesso "condizionato" al rilascio della sanatoria, che l'agente immobiliare voleva che io firmassi a tutti i costi, dove era riportata la data entro la quale andare al rogito, cioè il 30 marzo, se la sanatoria non fosse arrivata entro quel termine avrei dovuto ridare al compratore l'intera somma che mi avrebbe dato al momento dello stesso compromesso e, la compravendita sarebbe stata risolta. Non ho accettato, conoscendo la situazione del mio comune, infatti ho ricevuto il parere favorevole al rilascio della sanatoria solo alla fine di aprile!!! Tra il pagamento degli oneri e il rilascio stesso della sanatoria sono trascorse altre settimane. I primi di maggio finalmente avremmo potuto andare al compromesso ma, l'agente immobiliare dopo avermi sollecitata a trovare una sistemazione per lasciare la mia casa mi ha detto che si doveva andare al rogito perché intanto il cliente aveva richiesto un mutuo e che questo aveva una scadenza e non si poteva aspettare molto.
Abbiamo dovuto firmare, sia io che l'acquirente, un impegno ad andare al rogito entro la fine di giugno, dunque un mese e mezzo dopo circa, cosa che faremo esattamente l'ultimo giorno utile, infatti andremo l'appuntamento dal notaio è fissato per il 30 giugno!