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L'efficienza energetica negli edifici può essere raggiunta solo con adeguata progettazione sia per edifici da riqualificare sia per edifici nuovi; di seguito alcuni punti di riflessione sull'argomento da me redatti per l'Osservatorio Immobiliare del Friuli Venezia Giulia.
La certificazione energetica: Valore aggiunto per l’immobile
Uno studio reso noto da “Scenari Immobiliari“ rivela che una casa certificata e ad alte prestazioni energetiche è un investimento positivo poiché l’immobile incrementa il suo valore con il passare del tempo:
“Il valore delle case a basso consumo energetico aumenterà da oggi fino al 2012 tra il 7 e il 15%. Nel Nord Italia il valore di un edificio aumenterà addirittura fino al 22 %. Le cause di questo aumento sono il sempre più frequente utilizzo di energie ecocompatibili e la maggiore richiesta di questi tipi di edifici a basso consumo energetico.
Fonte: E. Runer - WIKU 06/08/2008
Non tutto è in Classe A
Non è possibile certificare un edificio esaminando le bollette fornite dal gestore del vettore energetico (gas, gasolio per combustibile ecc…): una casa in città mai utilizzata e costruita negli anni ’20 sarebbe in Classe A. E’ importante - quindi – che il valore presente sul certificato sia oggettivo e desunto da un calcolo analitico eseguito in maniera conforme alla norma UNI 11300:2008. E’ importante altresì la terzietà di chi produce il certificato: se la certificazione non è eseguita da un tecnico terzo tra le parti essa non dà sicurezza di imparzialità e può creare distorsioni nel mercato rendendo molto difficile la stima degli immobili.
I vantaggi della riqualificazione
Il mercato si sta orientando lentamente verso edifici a basso consumo per questo motivo è utile sapere che la finanziaria 2008 ha confermato la detrazione dall’IRPEF del 55% (spalmabile in 10 anni) della spesa sostenuta per la riqualificazione: quindi gli immobili un po’ datati possono ancora essere richiesti anche se rientrano in Classi energetiche F o G.
E’ utile ricordare che si può beneficiare della detrazione anche se si tratta di seconda casa questo significa che è conveniente intervenire anche su un bene che si concede in locazione.
Efficienza raggiungibile
Un'abitazione di 100mq che, prima della riqualificazione, consuma 1.000 € all’anno per il riscaldamento può ridurre l’esborso totale fino a 160 € all’anno con costi di investimento che rientrano dopo 8 anni (senza considerare la detrazione dall’IRPEF che ne dimezza ulteriormente i tempi). Un edificio a bassa efficienza può essere riqualificato con interventi mirati caso per caso (la sostituzione generica dei soli infissi non riduce sostanzialmente i consumi) ...
La certificazione energetica: Valore aggiunto per l’immobile
Uno studio reso noto da “Scenari Immobiliari“ rivela che una casa certificata e ad alte prestazioni energetiche è un investimento positivo poiché l’immobile incrementa il suo valore con il passare del tempo:
“Il valore delle case a basso consumo energetico aumenterà da oggi fino al 2012 tra il 7 e il 15%. Nel Nord Italia il valore di un edificio aumenterà addirittura fino al 22 %. Le cause di questo aumento sono il sempre più frequente utilizzo di energie ecocompatibili e la maggiore richiesta di questi tipi di edifici a basso consumo energetico.
Fonte: E. Runer - WIKU 06/08/2008
Non tutto è in Classe A
Non è possibile certificare un edificio esaminando le bollette fornite dal gestore del vettore energetico (gas, gasolio per combustibile ecc…): una casa in città mai utilizzata e costruita negli anni ’20 sarebbe in Classe A. E’ importante - quindi – che il valore presente sul certificato sia oggettivo e desunto da un calcolo analitico eseguito in maniera conforme alla norma UNI 11300:2008. E’ importante altresì la terzietà di chi produce il certificato: se la certificazione non è eseguita da un tecnico terzo tra le parti essa non dà sicurezza di imparzialità e può creare distorsioni nel mercato rendendo molto difficile la stima degli immobili.
I vantaggi della riqualificazione
Il mercato si sta orientando lentamente verso edifici a basso consumo per questo motivo è utile sapere che la finanziaria 2008 ha confermato la detrazione dall’IRPEF del 55% (spalmabile in 10 anni) della spesa sostenuta per la riqualificazione: quindi gli immobili un po’ datati possono ancora essere richiesti anche se rientrano in Classi energetiche F o G.
E’ utile ricordare che si può beneficiare della detrazione anche se si tratta di seconda casa questo significa che è conveniente intervenire anche su un bene che si concede in locazione.
Efficienza raggiungibile
Un'abitazione di 100mq che, prima della riqualificazione, consuma 1.000 € all’anno per il riscaldamento può ridurre l’esborso totale fino a 160 € all’anno con costi di investimento che rientrano dopo 8 anni (senza considerare la detrazione dall’IRPEF che ne dimezza ulteriormente i tempi). Un edificio a bassa efficienza può essere riqualificato con interventi mirati caso per caso (la sostituzione generica dei soli infissi non riduce sostanzialmente i consumi) ...